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Pierpaolo Spollon: “Ho due figli e non l’ho mai detto, ho paura di darli in pasto ai social”

Pierpaolo Spollon, che si appresta al debutto a teatro con uno spettacolo in cui si racconta, svela un dettaglio della vita privata mai affrontato fino ad ora.
A cura di Andrea Parrella
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È certamente uno dei volti più noti della fiction degli ultimi anni, nonché dei più amati e simpatici. Pierpaolo Spollon si racconta in un'intervista a Repubblica alla vigilia di un'altra stagione che si annuncia di grande visibilità e con la prospettiva di un debutto al Teatro Tor Bella Monaca a Roma — e poi dall’autunno sarà in tournée in tutta Italia — con Quello che provo dir non so, lo spettacolo scritto insieme a Matteo Monforte in cui racconta di sé, della crescita e del percorso da attore che oggi lo ha portato alla fama, come lui spiega: "Lo dico anche nello spettacolo, adesso sono in una condizione, per così dire, intermedia. Sì mi riconoscono, mi fermano. Ma non posso capire cosa provino Argentero o Bocelli, presi d’assalto. Io sono “quello che lavora con Luca Argentero. È venuto a girare Doc 3 Giacomo Giorgio che ha fatto Mare fuori, non può immaginare il delirio". Rispetto alla fama lui reagisce positivamente: "Sono riconoscente, passo ore a salutare tutti. Con i papà mi esalto e quando dicono: “Sei il mio preferito di mia moglie”, li abbraccerei".

Tra le rivelazioni che Spollon fa nel corso dello spettacolo, ce n'è una che riguarda la sua vita privata, ovvero la paternità. Svela infatti di essere padre di due figli, una cosa che aveva sempre evitato di far sapere pubblicamente, nonostante le difficoltà di tenere qualcosa nascosto in quest'era di social  e iper visibilità, specie se sei un personaggio pubblico: "A Padova lo sapevano e hanno rispettato la mia discrezione, avevo paura di dare i figli in pasto, li ho protetti. Poi, se un giorno vorranno farsi fotografare, stare sui social, decideranno loro. Orlando, il grande, ha quattro anni e mezzo". Notizia che ha nascosto al punto tale da essere "smentito" da internet:

Una volta a chi mi faceva i complimenti ho detto: “Vengo appena posso, ho un figlio”. Mi ha risposto: “Non è possibile, sul web non c’è scritto”.

I personaggi fino ad ora interpretati sul piccolo schermo sembrano tutti somigliargli, è proprio Spollon ad esprimere il desiderio di andare anche oltre questa dimensione: "Mi piacerebbero personaggi lontani da quelli fatti finora, chi vive una transizione sessuale, ad esempio. I tormenti dei ragazzi mi interessano. Ho in testa uno Sherlock Holmes stile Cumberbatch, geniale e sregolato".

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