Perché Gad Lerner ha lasciato Il Fatto Quotidiano: “Troppo indulgenti con fascisti, Trump e Putin”

Gad Lerner lascia Il Fatto Quotidiano dopo una collaborazione durata cinque anni. Lo motiva così su Instagram: "Da oltre un mese ho smesso di scrivere su Il Fatto Quotidiano. Siccome c'è perfino qualcuno che se n'è accorto e mi chiede il perché, riporto quanto scritto in merito da Il Post. Con immutata amicizia". Nel dettaglio, le motivazioni che lo hanno portato a prendere distanze dal giornale di Marco Travaglio, nel quale, a suo parere, si abbracciava una linea editoriale "indulgente di fronte l'ascesa delle destre nazionaliste e fascistoidi: da Trump a Putin fino a casa nostra".
Peerché Gad Lerner ha lasciato Il Fatto Quotidiano
Il giornalista Gad Lerner aveva una collaborazione attiva con il Fatto Quotidiano da cinque anni, precisamente da quando aveva lasciato Repubblica. Il noto giornalista ha spiegato le motivazioni dell'interruzione con il quotidiano di Marco Travaglio in una lettera: "Voglio ringraziare i colleghi della redazione per questi cinque anni trascorsi insieme. Negli ultimi tempi ho sentito crescere la mia distanza dalla linea del giornale, soprattutto per l’indulgenza – a mio parere – mostrata di fronte all’ascesa delle destre nazionaliste e fascistoidi: da Trump a Putin fino a casa nostra. Ciò non diminuisce di una virgola il mio apprezzamento per l’indipendenza del giornale e per la sua capacità di dare notizie scomode. Ho ringraziato il direttore per la libertà di cui ho goduto e vi saluto tutti con affetto".
Quando Gad Lerner lasciò Repubblica nel 2020
Quando lasciò Repubblica, sempre un post social scandì il distacco dal giornale: "Mi ero imposto di aspettare, di non fare scelte affrettate, benché suonasse forte e chiaro il messaggio contenuto nel licenziamento senza preavviso di Carlo Verdelli. A parte quel gesto, la nuova proprietà ha ritenuto di esporre solo per vaghi accenni il progetto industriale e giornalistico intrapreso. Ma nel frattempo, in poche settimane, Repubblica è già cambiata. Non la riconosco più. Per questo, pur ringraziando il nuovo direttore che mi aveva chiesto di proseguire la collaborazione, preferisco interromperla qui.Saluto con affetto e riconoscenza tutti i colleghi, a cominciare dal fondatore Eugenio Scalfari".