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Opinioni

Perché e come con la tv di Pier Silvio Berlusconi a Mediaset si sta voltando pagina

La presentazione dei palinsesti Mediaset 2023/2024 è stata l’occasione per il riconoscimento di Pier Silvio Berlusconi come erede di Cologno, dove si sta voltando pagina guardando al futuro. A D’Urso, Blasi e Belen si preferiscono Merlino, Berlinguer e Gentili, per una tv “più trasversale” e rispettosa del pubblico.
A cura di Eleonora D'Amore
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Un figlio sofferente a cui manca il padre. Così Pier Silvio Berlusconi si è presentato comprensibilmente alla stampa ieri sera nel corso della presentazione palinsesti 2023/2024. "Mi avevano detto che perdere un genitore sarebbe stata l'esperienza peggiore della mia vita e così è stato", ha spiegato a poche settimane dalla morte di Silvio Berlusconi, "È stato un grande padre, un giorno mi chiamò in cucina e mise a confronto le nostre agendine con gli impegni settimanali.'Sei diventato me', mi disse ridendo". Non è stato semplice spiegarsi, rotto dal pianto e con gli occhi rimasti umidi fino alla fine.

Una serata difficile perché il lato umano non avesse la meglio su quello professionale. Pier Silvio Berlusconi è partito dal passato, la tv di suo padre appunto, per mostrarsi totalmente proteso verso un futuro diverso. In studio, una folta frangia composta dai dipendenti più giovani di Mediaset, ragazzi e ragazze al primissimo impiego che hanno spiegato come mai lavorare ‘in questa grande famiglia' rappresenti un plus non trascurabile. Ed era solo l'inizio.

La carrellata di conduttori e conduttrici in arrivo e in uscita ha scandito perfettamente le intenzioni dell'azienda o quanto meno il modo in cui l'Ad adesso guarda al servizio che la tv deve proporsi. A Barbara D'Urso, Ilary Blasi e Belen Rodriguez si preferiscono in palinsesto Myrta Merlino, Bianca Berlinguer e Veronica Gentili. Perché? "Perché la tv deve essere trasversale, dobbiamo aprirci anche ad un pubblico diverso, che necessita di maggiore informazione e attualità", dice.

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Quindi info sì, ma anche tainment. L'intrattenimento non dovrà indietreggiare. "I reality per noi sono importanti", ha aggiunto, "tanta gente li vede e li commenta sui social. Io non sono un assiduo fruitore, ma non penso si debbano demonizzare". E reality sia, sempre che "non si superino certi limiti nel rispetto della sensibilità del pubblico". Il Grande Fratello tornerà a raccontare storie, senza connotazione Nip o Vip, e Temptation Island avrà addirittura un raddoppio con la versione invernale. Arriva La Talpa (finalmente) non più firmata Fascino, nonostante per L'isola dei Famosi pare si assisterà allo slittamento di un anno. Non proprio una buona notizia per Ilary Blasi che, al netto di questo, resterà ferma una stagione, in assenza di altri programmi.

Confermati i volti storici di Mediaset, che ormai fanno parte fieramente del suo Dna: Maria De Filippi, Silvia Toffanin (che "non freme per avere altro oltre Verissimo, siamo noi a chiederle un di più ogni tanto", dice orgoglioso), Gerry Scotti (a cui verrà affidata La ruota della fortuna nel preserale e il nuovo format Io Canto generation), Paolo Bonolis e il suo Ciao Darwin, Michelle Hunziker, Pio e Amedeo in quota comica, con l'alternanza allo show di Checco Zalone e agli speciali con Mago Forest, Lipari e Angioni. A loro si aggiunge Enrico Papi, che all'Isola scalpitava nell'abito di opinionista e ora ne avrà ben due nuovi di zecca come conduttore di (game)show musicali.

Imprescindibile il ruolo del parterre di rete 4 in questo scenario: Gianluigi Nuzzi (a cui andrà un'intero programma di inchieste, Verità nascoste), Paolo Del Debbio, Nicola Porro, Giuseppe Brindisi e Mario Giordano accoglieranno Bianca Berlinguer in scuderia e tenteranno "il consolidamento della parte di cronaca e politica, arrivata ormai in una seconda fase, che ha bisogno di professionisti di peso". Passaggio più volte ripetuto anche per spiegare il nodo D'Urso a Pomeriggio 5, divenuto ben presto un cappio

Pier Silvio Berlusconi però non ci pensa proprio ad entrare in politica, ché non ci si può improvvisare al servizio degli italiani e Mediaset resta la sua priorità, ma soprattutto perché "il governo Meloni sta facendo benissimo, di me in campo non se ne sente il bisogno". Al timone adesso è solo e da uomo di mare si sta preparando a navigare acque diverse da quelle in cui ormai l'azienda si muoveva a velocità da crociera. Non sarà facile e nemmeno indolore per alcuni, un processo complesso anche per quel pubblico assuefatto alle luci accecanti e ai toni sensazionalistici.

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"Il sentimento di gratitudine è il più bello che esista", la frase per congedarsi in una serata che si è aperta con un toccante video che ha scandito il passaggio da padre a figlio, nella garanzia di una continuità a tratti solo parziale. Da stasera, da domani, noi facciamo click. È già manifesto d'intenti.

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Casertana di origine, napoletana di adozione. Laureata in Lingue e Letterature Straniere all'Università L'Orientale di Napoli, sono Caposervizio dell'area spettacolo a Fanpage.it dal 2010, anno in cui il giornale è nato. Cinefila e appassionata di tv, nel tempo libero mi alleno a supportare un cognome impegnativo. 
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