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Perché Basciano è stato scarcerato e cosa sappiamo del ritiro della denuncia di Sophie Codegoni

Alessandro Basciano è stato arrestato per minacce e stalking a Sophie Codegoni, ma poi è stato scarcerato grazie alle prove presentate dalla difesa, tra cui il ritiro di una prima querela sporta dalla ragazza a dicembre 2023. Ritiro che Codegoni continua a negare, nonostante sia menzionato nell’ordinanza di scarcerazione firmata dal gip.
A cura di Sara Leombruno
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Il 21 novembre Alessandro Basciano è stato arrestato con le accuse di minacce e stalking a Sophie Codegoni, dopo la querela sporta contro di lui dalla ragazza il 14 novembre per un'aggressione al suo amico Mattia Ferrari. Come riportato nell'ordinanza a firma del gip Anna Magelli, la decisione di ricorrere alla misura cautelare in carcere è stata presa in virtù del "pericolo di reiterazione del reato" da parte del deejay, testimoniato da un'altra querela da lei sporta a dicembre 2023. A meno di 48 ore dal fermo, però, Basciano è stato scarcerato perché la difesa ha presentato delle prove in cui traspare una relazione tra i due "certamente non caratterizzata da uno stato di paura o timore nei confronti dell’ex compagno". Tra gli elementi forniti, in particolare, alcune scritture contenenti il ritiro della querela del 2023 da parte di Sophie. Ritiro che, in un'intervista al Corriere della Sera, la ragazza continua a negare, nonostante sia anche menzionato nell'atto firmato dal gip.

Sophie Codegoni nega di aver ritirato la querela verso il suo ex

Nonostante il ritiro firmato da Sophie sia menzionato nell'ordinanza di scarcerazione, che è un atto firmato da un giudice, al Corriere la ragazza sostiene tutt'altro: "Non l’ho mai ritirata. Mi ha stupita molto questa notizia. Poco dopo ho pregato il mio penalista di rallentare, ma non ho firmato per il ritiro in quanto c’erano tante cose che ancora non andavano", precisa. Nonostante nel documento ufficiale, che Fanpage ha avuto modo di visionare, ci sia scritto che al momento della remissione lei abbia anche dichiarato di aver ripreso la relazione sentimentale con l'ex e di star vivendo in armonia il loro rapporto genitoriale e di coppia.

L'avvocato di Basciano: "Codegoni ha commesso una calunnia"

L'avvocato difensore di Basciano non crede che, negando il ritiro della querela, l'ex compagna del suo assistito stia agendo in malafede: "Magari non ricorda di aver firmato l'atto, ma a livello giuridico ha comunque commesso una calunnia. Non sono il solo a confermare che l'abbia ritirata, c'è anche la parola del gip, che vale più della mia". Il documento, che contiene anche la rinuncia da parte di lei al procedimento civile per l'affido della piccola Céline Blue, sarebbe firmato da entrambi gli ex partner e sottoscritto per autentica dagli avvocati: "Le firme sono autenticate e, quando un avvocato autentica la firma del suo cliente, la sua sottoscrizione autentica è pari a quella di un notaio". A domanda diretta su come sia possibile che l'atto di remissione, in quanto ufficiale, non risulti in cancelleria o in Procura, la risposta di D'Erasmo è stata: "Le cancellerie o le Procure non sono infallibili. Venerdì mattina dovrei avere la copia integrale del fascicolo della remissione, andrò a ritirarlo personalmente in Procura a Milano".

Il ritiro della querela accertato nell'ordinanza del gip

La versione di Codegoni sembra in contrasto non solo con ciò che sostiene l'avvocato di Basciano, ma anche con quanto scritto nell'atto di scarcerazione del 23 novembre. In questo, si legge che, alla luce degli elementi sopravvenuti, "in particolare l'intervenuta remissione della querela del 9/12/23, della quale Codegoni nella querela del 14/11/24 non ha fatto alcuna menzione", sia venuto meno il requisito della gravità. Proprio per questo, Basciano oggi non solo è fuori dal carcere, ma non ha ricevuto gli arresti domiciliari, né il divieto d'avvicinamento o il braccialetto elettronico. Le prove presentate dalla difesa, infatti, hanno smentito la prima versione dei fatti raccontata da Sophie e, come spiegato a Fanpage dall'avvocato difensore del deejay, Leonardo D'Erasmo, si tratta di "screenshot di chat in cui anche lei lo cercava e accettava le sue attenzioni".

Questi messaggi, però, non sarebbero bastati a Basciano per uscire dal carcere, senza quantomeno ricevere una misura cautelare meno afflittiva, come ad esempio un divieto di avvicinamento. Da qui l'importanza di aver presentato il documento in cui si attesta il ritiro della querela da parte di Sophie: "Proprio in virtù di quell'atto sono venuti meno i gravi indizi di colpevolezza a carico del mio assistito, soprattutto in ordine al pericolo di reiterazione del reato", la parole del legale.

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