Per Maddalena Corvaglia Imane Khelif è “un uomo che si identifica in una donna”, le parole assurde dell’ex velina

Con un video pubblicato su Instagram, Maddalena Corvaglia si posiziona sulla vicenda della pugilessa algerina finita al centro del dibattito con l’accusa assurda di essere un uomo. L’ex velina, da anni nel mondo della boxe e del fitness, inanella paradossi e con toni allarmistici chiede: “Fermiamo questa follia ora”.
A cura di Andrea Parrella
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A giorni di distanza dall'implosione del dibattito su Imane Khelif, anche Maddalena Corvaglia ha sentito l'esigenza di scendere in campo con la sua opinione sul tema. Con un video in cui inanella una serie di paradossi e associazioni scomposte, l'ex velina si esibisce in un autentico saggio di salto sul trend fuori tempo massimo, pubblicando una clip che ha del surreale e che, al tempo dell'intelligenza artificiale, lascerebbe seri dubbi di veridicità se non fosse ancora presente sul profilo Instagram di Corvaglia a oltre un'ora dalla pubblicazione.

Il video di Maddalena Corvaglia

"Se un uomo che si identifica in una donna, ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna, allora un bambino che si identifica in un uomo adulto ha il diritto di guidare la macchina e acquistare bevande alcoliche?". Inizia da questo interrogativo il video con cui Corvaglia introduce la questione, senza fare il nome di Imane Khelif, la pugilessa algerina finita al centro del dibattito politico qui in Italia dopo aver battuto Angela Carini ed essere stata accusata, letteralmente, di essere un uomo (nonostante non lo sia affatto).

Ma il video prosegue, seguendo la stessa traiettoria e chiedendo a chi guarda: "In che direzione stiamo andando? Te lo sei chiesto? Se un anziano si identifica in un bambino di quattro anni e ha il diritto di essere trattato come tale, può accedere quindi all'asilo? Se una bambina si identifica in un Labrador, ha il diritto di andare al parchetto dei cani e non a scuola? Dove ci porterà tutto questo? Se un uomo si identifica in una coccinella e ha il diritto di essere identificato come coccinella, può venire a vivere nel tuo giardino?". 

Corvaglia quindi chiude con una considerazione: "Dobbiamo fare attenzione perché la domanda a questo punto non è più se sia giusto o sbagliato, ma quale sarà il limite? Ci sarà un limite? Prova a pensarci: non c'è un limite". Infine una scritta, su sfondo nero: "Fermiamo questa follia ora…". 

La vicinanza di Corvaglia al mondo della boxe

Ci si chiederà per quale motivo si stia dando risalto a queste parole, che provengono da una persona che non ha alcun titolo per parlare della vicenda, né in campo scientifico, né come peso nel dibattito pubblico. Perché riverberare le parole surreali di Corvaglia? Perché Maddalena Corvaglia è seguita su Instagram da più di 1 milione e 200mila persone, la sua risonanza potenziale è nettamente superiore alla maggior parte di coloro che siedono in parlamento, di chi ha studiato per una vita queste tematiche e mai oserebbe semplificarle attraverso una forma che appare così palesemente e sguaiatamente opportunistica.

C'è da aggiungere la vicinanza di Maddalena Corvaglia al mondo della boxe, discipline affini e sottocategorie. Diverse le interviste, le dichiarazioni e gli eventi pubblici ai quali ha preso parte in qualità di testimonial. Non è quindi esclusa la vicinanza della fanbase costruita in questi anni a certe tematiche e la conseguente necessità di prendere posizione su un tema, sì delicato, che ha fatto uscire la boxe dalla sua bolla di riferimento rendendola argomento generalista.

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