E lei, che belva si sente? Abituati a sentirla scandire la frase di rito con la quale dà inizio alle sue interviste ruggenti, quelle alle quali non puoi sottrarti a meno di ripensamenti sulle liberatorie, che non mancano mai, vedere Francesca Fagnani al timone del Festival di Sanremo 2023 ha generato un effetto di profondo smarrimento. Sembrava fosse lì come un insider, imbucata nell'Ariston per cercare di generare un cortocircuito, e invece.
Elegante e leggera come le foglie che spesso le incorniciano il viso come ornamento, Francesca Fagnani è stata un'impassibile padrona di casa, come se Sanremo le avesse dato i natali. Una parola in più e non in meno, tra l'altro nemmeno pescata a caso. Ironica e complice con i due conduttori, che all'improvviso sono diventati inconsapevoli partner in crime, la giornalista ha dato prova della semplicità con cui è possibile affrontare questo ambito ruolo. Perché è possibile, diciamolo.
Niente divismi, zero tensioni, grande spontaneità negli interventi e la voglia di divertirsi. La capacità di sovvertire la solennità che il palco dell'Ariston restituisce alle sue prime donne, a volte snaturandole. Come accaduto a Chiara Ferragni nel corso della prima serata, quando, nonostante una vita trascorsa in diretta sui social, è apparsa completamente ingessata a causa dell'esordio sulla generalista, un mondo per lei alieno.
Per la Fagnani nessun senso di estraneità, una passeggiata di salute a partire dalla discesa dalle scale, temutissimo banco di prova per chiunque. Il monologo per i ragazzi del carcere di Nisida ha messo il cappello sulle intenzioni con le quali ha affrontato questo Festival, per ricordare che "lo Stato dovrebbe essere più sexy e attraente dell’illegalità".
Abituata a stare sullo sgabello a lei più familiare, ha tenuto perfettamente l'equilibrio su quello della protagonista, dimostrando di far parte di quella crescente percentuale di donne non gregarie che tanto l'hanno ispirata. Felice di poter destare antipatia, convinta di amare le domande più delle domande a piacere, Francesca Fagnani non riesce a non spiccare in personalità, eclissando anche gli scintillanti abiti firmati Armani. Amadeus ci ha visto lungo, ma stavolta non era poi così difficile.