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Paolo Sorrentino sul personaggio di Greta Cool: “Non è Sophia Loren, ci tengo a dirlo”

Il regista napoletano risponde alle domande che risolvono “il mistero di Parthenope”: “Greta Cool? Non è Sophia Loren. Se lo dite, è contro il mio parere perché l’ho creata io”.
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"Greta Cool? Non è Sophia Loren", parola di Paolo Sorrentino. Il regista di Parthenope ha rivelato, in una lunga intervista a Maurizio Caverzan per La Verità, alcuni dettagli sul suo ultimo film, smontando l'opinione generale che vuole che il personaggio interpretato da Luisa Ranieri sia ispirato alla grande Sophia: "Non è lei, ma è una diva di quegli anni". Nell'intervista ha anche spiegato il suo punto di vista su alcune scene del film, come per esempio una tra le più dibattute rispetto al suo senso, quella del figlio di Silvio Orlando: "Non ha molta importanza cosa volevo rappresentare io, lo ha di più cosa ci vede lo spettatore". E sulla polemica per la scena del sangue di San Gennaro: "Non ho detto niente di nuovo, i credenti lo reputano un miracolo, i non credenti un non miracolo". 

Le parole di Paolo Sorrentino

"Parthenope non si convince a fare l'attrice, delusa dall'incontro con Greta Cool alias Sophia Loren…". Lo chiede dritto per dritto Caverzan, ma Sorrentino risponde a tono:

Non è Sophia Loren, ci tengo a dirlo, ma la rappresentazione di una diva di quegli anni. In tanti hanno riconosciuto lei? Contro il mio parere, visto che l'ho creata io.

La scena tra il Cardinale e Parthenope

La scena tra il Cardinale e Parthenope è una delle più discusse perché (occhio allo spoiler) il Sangue di San Gennaro si scioglie proprio nel momento in cui Tesorone (interpretato da Peppe Lanzetta) e la protagonista (Celeste Dalla Porta) fanno sesso.

Mi sembra una gentilissima, delicata, meravigliosa schermaglia di seduzione tra due esseri umani pienamente liberi e coscienti. La seduzione è bellissima perché è l’unico duello in cui si può giocare senza farsi del male. La seduzione ha a che fare con il prima, non con il sesso, che è una conseguenza marginale e non deve necessariamente accadere. Il cardinale è abilissimo perché è allenato a sedurre le anime.

E a chi parla di "risentimento da parte dei cattolici", Sorrentino osserva: "Per me no. Io so qual è il mio approccio alla religione, sempre rispettoso. Il fatto che metta in scena dinamiche inusuali non vuol dire che siano irrispettose, sono legate alla realtà. Il mondo è pieno di religiosi che seducono uomini e donne. E sul sangue di San Gennaro non ho detto niente di nuovo, i credenti lo reputano un miracolo, i non credenti un non miracolo". 

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