Paolo Del Debbio e Barbara D’Urso, il giornalista chiarisce: “Non volevo oltraggiarla, la stimo”
Nei giorni scorsi, Paolo Del Debbio ha intervistato Barbara D'Urso, per raccogliere un suo ricordo su Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia è morto lo scorso 12 giugno. Poco prima di terminare l'intervista, il giornalista ha pronunciato una frase che ha suscitato polemiche sui social. In queste ore, Del Debbio è intervenuto per fare chiarezza.
Cosa ha detto Paolo Del Debbio a Barbara D'Urso
Nel corso di un'intervista rilasciata durante lo Speciale del Tg5 dedicato a Silvio Berlusconi, Paolo Del Debbio si è rivolto a Barbara D'Urso dicendo: "Appena si passa al servizio, sei autorizzata a piangere quanto vuoi, perché l'hai trattenuto durante tutta l'intervista e ora lo puoi fare liberamente". L'espressione apparentemente spiazzata di Barbara D'Urso, davanti alle parole di Del Debbio, ha portato alcuni spettatori ad accusare il giornalista di essersi preso gioco di lei. Ma le cose non starebbero così.
Paolo Del Debbio fa chiarezza dopo le polemiche
Nel corso della puntata di Dritto e Rovescio trasmessa giovedì 15 giugno, Paolo Del Debbio è intervenuto per parlare del polverone che si è sollevato su quanto da lui detto a Barbara D'Urso: "Voglio dire una cosa che riguarda una mia amica e mia collega che tutti conoscete, Barbara D'Urso. L’ho intervistata martedì sulla sua conoscenza di Berlusconi. Siccome ho visto che era molto emozionata durante tutta l’intervista, ho detto: "Barbara finalmente è finita e puoi versare qualche lacrima". Qualche idiota ha sostenuto che io volessi oltraggiarla, farle fare una brutta figura". Quindi ha rimarcato la stima che prova nei confronti della conduttrice:
Stimo molto Barbara D’Urso, è una professionista di primissima classe. Mai mi sarei permesso, perché non l’ho mai fatto con nessuno, brutti imbecilli, di fare dei trabocchetti durante le interviste. Sono noto per non farli. Figurati se li vado a fare con una persona dello stesso gruppo il giorno prima dei funerali di Silvio Berlusconi. Vergognatevi. Invece di mettervi alla tastiera, magari studiate un libro che vi fa bene al cervello.