Pandoro Balocco, Heather Parisi punge Chiara Ferragni: “Pubblicità non ingannevole”
Per la prima volta nella sua giovane storia professionale, Chiara Ferragni sta affrontando la più fase più complessa e difficile. Il caso del Pandoro Balocco ha rappresentato un grave danno d'immagine per lei. La multa da un milione di euro dall'Antritrust per pratica commerciale scorretta, considerato che il ricavato del lussuoso lievitato non sarebbe andato in beneficenza ma nelle tasche della influencer, è uno spartiacque per la carriera della Ferragni. Se n'è accorta persino la premier Giorgia Meloni, che ha utilizzato la notizia nel suo discorso finale ad Atreju, la manifestazione della destra giovanile; ma se n'è accorta soprattutto Heather Parisi, storica testimonial dell'azienda dolciaria, che ne ha approfittato per un parallelo e una frecciata. "Pubblicità non ingannevole", ha scritto la storica soubrette.
Il tweet di Heather Parisi
Heather Parisi ha pubblicato un tweet su X (il caro vecchio Twitter) nel quale mostra un frame dello storico spot degli anni '80 del panettone Balocco, del quale lei era la protagonista. "Pubblicità NON ingannevole", scrive nella didascalia calcando in maiuscolo l'avverbio di negazione. Sui social, ovviamente, tutti scatenati: "Quando le aziende si affidavano alle vere artiste e non al nulla cosmico attuale". Oppure: "Erano davvero i migliori anni della nostra vita. Una tv che tutti potevano guardare senza imbarazzo, oggi travolta dalla volgarità venduta come progresso". Ma c'è anche chi cerca di difendere Chiara Ferragni: "Però, in questo caso, hai beccato i soldi solo tu e nemmeno una lira in beneficenza. Almeno ora, anche se l'inganno c'è, la Balocco 50mila euro li ha dati in beneficenza".
Chiara Ferragni, il caso del Pandoro e la stoccata di Giorgia Meloni
Tra le pratiche scorrette sanzionate dall'Agcm, quella di far credere che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell’iniziativa, avvenuto a novembre 2022. E ancora, si legge:
Aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro “griffato” Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza – non vera – che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata; Aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che la Signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre 1 milione di euro.
Chiara Ferragni, dal momento della sentenza, ha chiuso i commenti ai suoi social e ha fatto sapere di contestare la decisione, impugnandola. Giorgia Meloni, ieri ad Atreju, ha fatto riferimento al caso: "Il modello non sono gli influencer che fanno soldi a palate, ma chi l'eccellenza la produce".