Sono trascorsi quasi due anni da quel luglio del 2021 che segnò l'addio a Raffaella Carrà. Lei, nel pantheon di quei nomi che sono essi stessi sinonimo di televisione, un modo alternativo per nominare quell'elettrodomestico diventato coi decenni l'oggetto che più di ogni altra cosa ha plasmato le vite degli italiani.
Oggi Raffaella Carrà avrebbe compiuto 80 anni ed è un anniversario che vale la pena sottolineare, non fosse altro che per quella sensazione che i protagonisti di quella stagione della Tv, che lei ha incarnato in tutto e per tutto, diventandone un simbolo indiscutibile e innalzandosi dunque al ruolo di mito, sono sempre meno.
Non è stata solo Tv e questo vale la pena ricordarlo. Oltre il piccolo schermo Raffaella Carrà ha costruito negli anni il profilo di una figura iconica che è permeata nella società che una specie di blob inarrestabile, capace di insinuarsi ovunque. Oltre alla televisione la musica, ma soprattutto quella capacità di imporsi come un simbolo di libertà dei costumi che sono dopo molti anni le è stato effettivamente riconosciuto, in Italia ma soprattutto all'estero. Molti ricorderanno come Nell'autunno del 2020 il quotidiano britannico The Guardian incorona Raffaella Carrà come sex symbol europeo, definendola "l'icona culturale che ha insegnato all'Europa le gioie del sesso". D'altronde, certe cose le raccontava con le sue canzoni, diventati successi planetari grazie a motivetti accattivanti che celavano, al contempo, storie e parole di assoluta trasgressione.
Candida, pulita, onesta, Raffaella Carrà era riuscita ad essere tutto questo riuscendo ad essere, al contempo, anche il simbolo della violazione, dello strappo, del ribaltamento dei costumi. Artista trasversale, è stata capace di immaginare esportare nuove forme di fare spettacolo. Raffaella Carrà si è presa tutto senza togliere niente.