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Nadia Toffa

Nadia Toffa moriva quattro anni fa, il ricordo di Giulio Golia: “Sempre viva nei nostri cuori”

Il 13 agosto 2019 moriva Nadia Toffa. Le Iene, Giulio Golia e Alessia Marcuzzi hanno ricordato l’amatissima inviata nel quarto anniversario della scomparsa.
A cura di Daniela Seclì
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Il 13 agosto 2019 moriva Nadia Toffa, due anni dopo aver ricevuto la diagnosi di cancro. L'inviata de Le Iene è rimasta nel cuore degli spettatori e anche di coloro che hanno condiviso un pezzo di strada con lei. A 4 anni dalla sua scomparsa, è stata ricordata da Le Iene, dalla conduttrice Alessia Marcuzzi e dal collega Giulio Golia.

Quattro anni dalla morte di Nadia Toffa, il ricordo de Le Iene

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Sul profilo Instagram ufficiale del programma Le Iene, è stato pubblicato il ricordo di Nadia Toffa: un post che recita "Quattro anni senza te, ciao Nadia" e il video dell'inviata che balla al tramonto. In molti ricorderanno che, dopo la morte di Nadia, quel video ha rappresentato per lungo tempo la sigla conclusiva de Le Iene, preceduto dalla buonanotte del conduttore di turno all'amatissima collega. Alessia Marcuzzi ha condiviso il filmato nelle storie di Instagram accompagnandolo con un cuoricino. Fu lei a condurre lo speciale de Le Iene seguito alla morte di Nadia, aprendo con un commovente discorso. Giulio Golia ha ricordato la collega pubblicando su Instagram una serie di scatti che lo ritraggono in sua compagnia, accompagnati dalla didascalia: "Sono passati quattro anni, ma la tua presenza è sempre viva nei nostri cuori".

La vita di Nadia Toffa spezzata dal cancro a 40 anni

A dicembre del 2017, mentre stava lavorando su un servizio a Trieste, Nadia Toffa ebbe un malore. A febbraio 2018, tornata alla conduzione de Le Iene, disse di avere un cancro. In un'intensa intervista rilasciata a Verissimo, parlò del suo modo di affrontare la malattia:

All’inizio mi chiedevo "Perché proprio a me?". Nessuno vuole il cancro. Poi, dopo mesi, ho trasformato questa domanda in "Perché non a me?". Ci sono bambini che muoiono il primo giorno di vita. È il mio dolore e me lo devo portare. È una sfida che posso magari non vincere, ma l'importante è mettercela tutta, combattere. Ci ho messo mesi di dolore e introspezione per capirlo, però non voglio fare pena a nessuno. Non piango in pubblico, piango con i miei amici. Vorrei dire alle persone che ci guardano da casa di non mollare mai perché non sono sole.

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