Morto Roberto Brunetti, Leonardo Pieraccioni: “Con Er Patata ci eravamo persi di vista”
Leonardo Pieraccioni ricorda Roberto Brunetti, attore romano noto come “Er Patata” che con il regista fiorentino aveva girato il film “Fuochi d’artificio”. Brunetti è stato ritrovato senza vita nel suo appartamento in via Arduino a Roma venerdì 3 giugno. Aveva appena 55 anni. È amaro il commento del regista toscano che ha pubblicato su Instagram alcune delle scene girate con Brunetti. “Ciao Patata. Ci eravamo persi di vista ma saremo sempre insieme in questo film spensierato”, ha scritto Pieraccioni in una Instagram story.
La morte di Roberto Brunetti, detto “Er Patata”
Roberto Brunetti è stato ritrovato morto nel suo appartamento a Roma intorno alle 22.30 di venerdì 3 giugno. A dare l’allarme sarebbe stata la sua compagna dopo avere tentato invano di mettersi in contatto con l’attore. Al momento del ritrovamento del corpo da parte degli agenti intervenuti sul posto, Brunetti è stato ritrovato a letto in posizione supina, coperto da un lenzuolo.
Disposta l’autopsia sul corpo di Roberto Brunetti
Secondo quanto riferito dagli agenti del 112 intervenuti sul posto, l’appartamento dell’attore sarebbe stato ritrovato in perfetto ordine. Sul corpo non sarebbero stati rinvenuti segni di violenza. Sarà l’autopsia disposta sulla salma a chiarire le cause della morte del celebre caratterista. All’interno dell’appartamento di Brunetti sarebbe stata ritrovata della droga, in particolare hashish e cocaina. Lo stesso Er Patata aveva raccontato in tv di avere commesso un terribile errore accostandosi al mondo delle sostanze stupefacenti. Legato per circa 15 anni all’attrice Monica Scattini, aveva trovato il successo proprio grazie al film di Leonardo Pieraccioni, “Fuochi d’artificio”, interpretazione in seguito alla quale Brunetti aveva ottenuto diversi altri ruoli. Dopo avere preso parte alle riprese di “Romanzo criminale” e “Paparazzi”, l’attore si era allontanato dalle scene e aveva aperto un’attività commerciale, chiusa a causa di una serie di problemi di salute che gli avevano impedito di lavorare. Poi l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti e il rilascio nel 2019.