Morto Jean-Luc Godard a 91 anni, figura chiave della Nouvelle Vague
Jean-Luc Godard, il regista franco-svizzero che è stato una figura chiave della Nouvelle Vague, il movimento cinematografico che ha rivoluzionato il cinema alla fine degli anni '50 e '60, è morto all'età di 91 anni, come riporta il quotidiano francese Liberation. "Un regista totale con mille vite e un'opera tanto prolifica", scrivono. Premiato con il Leone d'oro nel 1984 e l'Oscar alla carriera nel 2011, le sue opere sono state fonte di ispirazione per molti registi di Hollywood come Quentin Tarantino, il quale ha chiamato la sua casa di produzione come uno dei suoi primi film, Bande à part.
Meglio conosciuto per il suo stile cinematografico iconoclasta, Godard ha lasciato il segno con una serie di film sempre più politicizzati negli anni '60, prima di annunciare un'insolita rinascita della carriera negli ultimi anni con film come Film Socialisme e Goodbye to Language, nati mentre sperimentava la tecnologia digitale.
Nato a Parigi nel 1930, Godard è cresciuto sulle rive del Lago di Ginevra in Svizzera e ha solo successivamente il suo habitat naturale nei "cine-club" intellettuali fioriti nella capitale francese dopo la guerra. Ispirato da artisti del calibro del critico André Bazin e dei futuri colleghi registi François Truffaut, Claude Chabrol e Jacques Rivette, Godard ha iniziato a scrivere per importanti riviste di cinema, tra cui i Cahiers du Cinema di Bazin, un vero e proprio punto di riferimento nel settore. Aveva una venerazione per Humphrey Bogart, che emerse con vigore nel suo primo lungometraggio, Breathless, del 1960.
Girato per le strade di Parigi nel 1959, Breathless esplose come fenomeno culturale, rendendo Jean Paul Belmondo una star e Godard il miglior regista a Berlino. Da lì, inizio a produrre film a ritmo incessante: Le Petit Soldat suggerì al governo francese di condonare la tortura e fu vietato fino al 1963, ma fu anche il film che gli fece incontrare colei che poi divenne sua moglie, Anna Karina; a seguire, A Woman Is a Woman, un omaggio autoreferenziale al musical di Hollywood, interpretato ancora una volta da Anna Karina, insieme a Belmondo e vincitore di più premi a Berlino; lo stravagante ed epico film sul cinema Contempt, con Michel Piccoli, Brigitte Bardot, Jack Palance e Fritz Lang; e Alphaville, un noir bizzarro con contaminazioni fantascientifiche.
Nel 1965 il divorzio e nel 1970 l'inizio di una lunga collaborazione con la regista Anne-Marie Miéville, che in breve divenne sua compagna dopo la rottura del secondo matrimonio, con Anne Wiazemsky, che aveva recitato per Godard nel 1967 in La Chinoise. Con il passare degli anni '70, le sue posizioni politiche ed intellettuali iniziarono a indebolirsi e di conseguenza anche l'impatto dei suoi lavori dagli anni '80 in poi. Il suo lungometraggio del 2001 In Praise of Love ha segnato un ritorno, entrando nella selezione ufficiale del festival di Cannes, mentre l'uscita di Film Socialisme nel 2010 ha preceduto l'assegnazione nel 2010 di un Oscar onorario con la seguente motivazione: "Per la passione. Per il confronto. Per un nuovo tipo di cinema”. Godard non è riuscito a ritirarlo di persona, di fatto non ha più presenziato a cerimonie e consegne premi. Né per il suo film del 2014 Goodbye to Language, a cui riservarono il premio della giuria a Cannes, né per Image Book, che fu stato selezionato per Cannes 2018 e ottenne una "Palma d'Oro speciale".