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Morto in un incidente aereo Chuck Coleman, l’istruttore di volo di Tom Cruise in Top Gun

Chuck Coleman è morto in un incidente aereo in New Mexico: era stato pilota e istruttore di volo di Tom Cruise per Top Gun: Maverick. Il ricordo dell’attore Miles Teller: “Persona umile e gentile. Ci siamo sempre sentiti al sicuro sapendo che potevamo contare sulla sua esperienza”.
A cura di Sara Leombruno
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Chuck Coleman, pilota e istruttore di volo di Tom Cruise per Top Gun: Maverick, ha perso la vita in un terribile incidente aereo durante uno spettacolo acrobatico a Las Cruces, in New Mexico. Il pilota stava partecipando a un festival di acrobazie quando, nel bel mezzo di un’esibizione, ha perso il controllo del suo aereo. L'incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, mentre Coleman era ai comandi di un Extra Flugzeugbau EA300, un aereo leggero spesso utilizzato per manovre acrobatiche. Durante una delle figure, qualcosa è andato storto: il velivolo ha deviato dalla traiettoria, schiantandosi a terra sotto gli occhi del pubblico. La notizia ha sconvolto non solo il mondo dell'aviazione, ma anche l'industria cinematografica. Con oltre 10mila ore di volo all’attivo e una carriera dedicata alle acrobazie aeree e ai collaudi, Coleman era stato scelto come istruttore per gli attori del sequel del celebre film che ha segnato la carriera di Tom Cruise.

Il ricordo di Miles Teller, star di Top Gun

Miles Teller, uno dei protagonisti di Top Gun al fianco di Tom Cruise, ha voluto ricordare Chuck Coleman con un messaggio sui social. L’attore ha espresso il suo dolore per la scomparsa del pilota, condividendo su X quanto Coleman sia stato fondamentale per lui e per tutto il cast durante la preparazione del film. "Riposa in pace, Chuck Coleman. È stato il nostro istruttore di volo acrobatico e ha giocato un ruolo cruciale nella nostra preparazione per Top Gun: Maverick", ha scritto Teller. Non solo un professionista, ma anche una bella persona: "Era di buon cuore e ci siamo sempre sentiti al sicuro sapendo che potevamo contare sulla sua esperienza. Era una persona gentile, umile e profondamente curiosa del mondo e delle persone che lo circondavano. Se n’è andato troppo presto, ma il suo contributo vivrà per sempre. Grazie per i ricordi, Chuck”.

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