Morto il regista Jean-Jacques Beineix, i film Diva e Betty Blue tra i suoi successi
È morto all'età di 75 anni il regista francese Jean-Jacques Beineix, dopo aver lottato contro la leucemia. Si è spento nella sua abitazione di Parigi, come dichiarato dalla sua famiglia alla stampa francese. Famosi i suoi film "Diva" e "Betty Blue" che hanno segnato la sua carriera nel corso degli Anni Ottanta.
La carriera cinematografica
Nato l'8 ottobre 1946 a Parigi, si avvicina al cinema dopo aver dedicato parte della sua adolescenza agli studi di medicina, ma la sua carriera dietro la macchina da presa ha inizio come aiuto regista di Claude Berri e Claude Zidi, attivi specialmente nell'ambito televisivo. Con il tempo, poi, entra a far parte integralmente del mondo del cinema, e nel 1981 realizza la sua prima pellicola: "Diva" con la quale ottiene il Prix César, per la migliore opera prima. A distanza di due anni dal successo del suo debutto cinematografico, che gli ha fatto guadagnare l'attenzione da parte del pubblico e della critica, Beniex realizza il film "Lo specchio del desiderio" nel 1983 con Gérard Depardieu e Nastassja Kinski, ma non ottiene il successo sperato.
Gli ultimi film e le accuse della stampa
Risale al 1986 il film "Betty Blue" che lo ha portato nuovamente alle luci della ribalta. Un'opera ambiziosa e particolarmente densa, incentrata su una storia d'amore guidata da una passione autodistruttiva, tratto da un noto romanzo di Philippe Djian. Protagonista del film fu Beatrice Dalle, che per il suo debutto cinematografico si è dovuta cimentare nel ruolo di una ragazza affetta da disturbi psichici. Nel corso degli Anni Ottanta, poi, ha diretto altri film come "Roselyne e i leoni" del 1989, e all'inizio degli Anni Novanta "L'isola dei pachidermi". Per quest'ultimo film, poi, il regista fu accusato dalla stampa francese di aver esercitato una pressione troppo forte sull'attore Yves Montand, che all'epoca aveva 70 anni, contribuendo alla sua successiva dipartita. Successivamente, poi, ha diretto film come "Otaku" del 1994 e il film "Mortel transfert" del 2001.