Morto il giornalista Armando Sommajuolo, il noto volto di La7 aveva 70 anni
È morto il giornalista Armando Sommajuolo, noto volto di La7, aveva 70 anni. A darne notizia con un post sui social è Enrico Mentana che ha scritto parole di affetto e sincero cordoglio: "Stamattina se ne è andato Armando Sommajolo, colonna di questo telegiornale dai tempi in cui si chiamava Tmc news e fino al 2015. Per molti di voi un volto amico, per noi un amato compagno di lavoro, un professionista solido, positivo, professionale, e soprattutto un uomo perbene. Un abbraccio ai suoi cari". Al momento non sono state ancora divulgate le cause della sua scomparsa.
Armando Sommajuolo giornalista e volto iconico di La7
Nato a Roma nel 1953, Sommajuolo inizia la sua carriera in ambito giornalistico all'età di ventitré anni, quando muove i primi passi nell'emittente romana di Teletevere, per poi passare sul finire degli Anni Ottanta, all'emittente TMC che poi sarebbe diventata La7 nel 2001, di cui è stato una delle colonne portanti. È il 2015 quando annuncia il suo ritiro, ospite del TG La7 condotto da Enrico Mentana, a cui seguirà la conduzione di altre edizioni del telegiornale prima delle pensione.
Oltre ad essere stato uno dei volti più autorevoli della testata giornalistica, ha condotto anche programmi come Tesori di Famiglia e Zona Blu. Negli Anni Novanta, poi, ha ricoperto il ruolo di inviato speciale e ha seguito le principali crisi internazionali dall'Albania alla Somalia e Ruanda, dal Kosovo all'Afghanistan, passando per l'Ucraina, la Libia e raccontando anche la tragedia lo tsunami a Banda Aceh.
Lontano dal mondo giornalistico ha poi preso parte ad un episodio de La Piovra, e ancora prima di uno spot pubblicitario. Non sono mancati, poi, programmi di approfondimento condotti sempre su La7, come LIFE, condotto insieme a Tiziana Panella, quando alla conduzione del telegiornale vi era Mentana.
Il saluto dopo l'ultimo Tg e lo sfogo finale
Nell'ultimo telegiornale da lui condotto, il 26 aprile 2015, Sommajuolo si era rivolto a chi da tempo sosteneva il suo lavoro, ringraziando i presenti e il pubblico per il supporto:
Questo è l'ultimo telegiornale che ho condotto dopo 30 anni passati in questa azienda, lo studio è pieno di gente e sono anche un pochino emozionato. Voglio ringraziarvi, fuori da ogni retorica, perché so che molti di voi mi seguono da 30 anni e mi hanno "cazziato" quando c'era bisogno di cazziarmi, e supportato nei momenti più bui, quindi veramente vi voglio ringraziare tutti.
Ma, in seconda battuta, non si è poi lasciato sfuggire un messaggio rivolto a chi aveva mal interpretato la sua reazione di fronte a quello che, lui stesso, ha definito un atto di gentilezza di Enrico Mentana nei suoi confronti, commentando così la questione:
E poi permettetemi anche di ringraziare pubblicamente il direttore Enrico Mentana, che venerdì scorso mi ha commosso, sorpreso, passando quel servizio giornalistico che mi è stato dedicato, stringendomi la mano e ringraziandomi in diretta. Al contrario di quanto scritto da alcuni piccoli giornali in questi giorni, io ho apprezzato moltissimo quest'atto, che ho ritenuto un atto di gentilezza del direttore nei miei confronti, ma si sa, l'interpretazione della realtà spesso riflette, essendo soggettiva, il proprio modo di essere, se si è volgari evidentemente si interpreta la realtà in modo volgare.