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Morte di Silvio Berlusconi

Morte di Silvio Berlusconi, Roberto Sergio: “Ha reso la Rai più attenta al pubblico”

L’amministratore delgato Rai esprime il suo cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi, riconoscendo alla sua iniziativa imprenditoriale un grande valore di spinta per il sistema televisivo.
A cura di Andrea Parrella
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La morte di Silvio Berlusconiè una notizia di rilevanza enorme e il cordoglio della principali cariche politiche e istituzionali ne è testimonianza. In queste ore il cordoglio è trasversale e arriva da tutti i fronti. Anche l'amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, che si unisce al cordoglio con queste parole:

Con la scomparsa di Silvio Berlusconi si chiude una pagina della storia del nostro Paese. Mi unisco al lutto della famiglia ricordando, al di là del ruolo istituzionale di Presidente del Consiglio da lui ricoperto e della passione politica, il grandissimo impegno imprenditoriale che ha contribuito ad arricchire il panorama televisivo italiano e non solo. Un impegno che, sia pure nel segno della doverosa concorrenza, ha reso anche Rai più attenta alla qualità e alle esigenze del pubblico televisivo.

Le reti Rai hanno stravolto la programmazione di questa mattina per lasciare spazio al racconto della morte e le reazioni al decesso di Silvio Berlusconi, a testimonianza di una narrazione affatto divisiva dell'ex premier, a dispetto della caratterizzazione che aveva da sempre accompagnato il racconto del tre volte presidente del Consiglio italiano.

Non a caso Roberto Sergio sottolinea come l'impulso e la spinta della nascita di Fininvest e delle reti Mediaset abbia comportato conseguenze determinanti su tutto il sistema televisivo italiano, che al tempo era sintetizzabile proprio nella Rai. Il cosiddetto duopolio ha certamente spinto il servizio pubblico televisivo verso un sistema molto più incline a logiche commerciali che di servizio pubblico puro. Una commistione che non ha esentato la Rai, negli anni, di molte critiche da parte di pubblico e analisti, proprio a causa di una contaminazione che cambiava senza ombra di dubbio la destinazione della programmazione del servizio pubblico.

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