Miriana Trevisan: “Mangiavo un’arancia al giorno, mi dissero che per ballare dovevo prendere peso”
Miriana Trevisan è ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane per una reunion delle ragazze di Non è la Rai. È l’occasione per la showgirl di raccontare alcuni dei momenti più bui della sua carriera, iniziata da molto giovane nel mondo della danza. Disturbi alimentari prima ed endometriosi poi hanno reso il suo percorso ricco di ostacoli.
I disturbi alimentari superati grazie alla danza
In studio a Storie Italiane, Miriana racconta la sua battaglia contro l’anoressia. “Io ho vissuto la malattia, l’evento scatenante è stato un provino di danza”, racconta in collegamento con l’inviato e Giulia Saracco, la giovane che da anni combatte contro questo disturbo. “Volevo essere magra per poter ballare a livello internazionale. Il mio insegnante mi vede fragile e debole durante le diagonali e mi disse di levarmi il maglione. Portavo maglioni enormi e pantaloni per sudare”, ammette oggi la showgirl. “Quando vide che ero troppo magra mi chiuse le porte della scuola. Inizia a mangiare e ti riapro le porte, mi disse”. Fu l’evento scatenante che le fece cambiare prospettiva. “Io avevo 14 anni. Guardavo le ballerine di danza classica e volevo diventare come loro. Mangiavo solo un’arancia al giorno”, conclude. “Lo ringrazio per questo e chiedo a tutti gli insegnanti e gli educatori di cogliere i segnali e fermare questa cosa che ti attacca come un virus”.
La battaglia contro l’endometriosi
In seguito l’ex ballerina ha scoperto di soffrire di endometriosi, una malattia “subdola e dolorosa da cui, dopo un intervento, mi sono ripresa dipingendo, scrivendo un libro e ricominciando a studiare per prendere il diploma che ho preso 6 anni fa”, racconta ad Eleonora Daniele. Della stessa patologia ha sofferto anche Eleonora Cecere, che è intervenuta raccontando la sua esperienza personale. “Ho subito un’isterectomia, è stato un periodo molto difficile. Prima dell’intervento i dolori erano talmente forti che preferivo non mangiare, ero arrivata a 38 kg”, ha raccontato. “Purtroppo, dopo l’operazione ho contratto un virus ospedaliero che mi ha portato una setticemia e ho rischiato di morire. Ma la mia famiglia è riuscita a trasmettermi forza a 360° e oggi sto bene e mi sono reinventata”.