video suggerito
video suggerito

“Mia madre mi picchiava di brutto, oggi mi dà ancora la paghetta”: le confessioni di Mauro Repetto a Ciao Maschio

Mauro Repetto si confessa a Ciao Maschio: i rapporti con Max Pezzali, il sogno americano e i sorprendenti retroscena familiari. L’ex 883 rivela: “Mia madre mi picchiava, oggi mi dà ancora la paghetta”.
475 CONDIVISIONI
Immagine

Mauro Repetto, storico membro degli 883 e paroliere di successo, sarà protagonista della seconda puntata di "Ciao Maschio", il programma condotto da Nunzia De Girolamo in onda sabato 12 aprile in seconda serata su Rai 1. In un'intervista ricca di rivelazioni inedite, l'artista si è raccontato senza filtri, svelando dettagli sorprendenti sulla sua infanzia, sul rapporto con Max Pezzali e sulle ragioni che lo portarono ad abbandonare il celebre duo musicale.

L'amicizia con Max Pezzali e l'addio agli 883

Durante l'intervista, la conduttrice ha toccato un nervo scoperto, chiedendo a Repetto come avesse vissuto il ruolo di "spalla" all'interno degli 883: "Essendo un egocentrico, vorrei capire come hai vissuto il fatto che comunque sul palco con Max tu in realtà eri quello che ballava?". La risposta dell'artista ha rivelato una maturità e una consapevolezza inaspettate: "Sì, è vero, ero quello che era visto in filigrana, diciamo quasi un fantasma, però non dimenticare che quello che era di fronte, il frontman, il leader del gruppo, era ed è il mio miglior amico, quindi non c'è mai stato nessun screzio fra noi due."

Repetto ha poi chiarito le ragioni che lo portarono ad abbandonare il gruppo all'apice del successo: "Semplicemente non era finito un sogno, ma ne avevo un altro. Sono andato via proprio perché in quanto egocentrico volevo seguire tutti i miei sogni e dare tutti i mezzi per realizzarli. Sono andato in America ed ho bevuto ghiacciata questa bottiglia dell'American Dream, ma ho fatto bene." La scelta di lasciare gli 883 non fu quindi dettata da tensioni con Pezzali, ma dal desiderio di esplorare nuove opportunità artistiche: "Io avevo dentro questa voglia di propormi come sceneggiatore e come attore e ci sono andato. Quello che volevo in quanto musicista, in quanto autore, l'avevo realizzato. Volevo tentare questa esperienza americana."

Il rapporto complesso con la madre: dalle botte alla paghetta

La parte più sorprendente dell'intervista è arrivata quando Repetto ha condiviso ricordi intimi della sua infanzia, rivelando un rapporto complesso con la madre: "Quando ero bambino mia mamma mi picchiava di brutto e mi metteva in castigo. Mi ha sempre forgiato in una maniera proprio all'antica, fino all'adolescenza."

Da quel momento in poi è diventata la mamma più dolce del mondo, ma fino all'adolescenza voleva proprio, forse non lo so, prepararmi in una maniera quasi mitridatesca. Cioè, mi dava un po' di veleno per iniettarmi il veleno della vita, avere l'antidoto. Io ero un po' terribile, come adesso. Anche da piccolo ero così energetico.

Il racconto si è poi concluso con una confessione che lo stesso Repetto ha definito imbarazzante, ma che rivela la persistenza di un legame filiale particolare: "Mia mamma oggi è felice solo di vedermi e non pensa assolutamente al successo, ma solo a vedere se sono dimagrito, se sono ingrassato, se mangio bene. C'è una cosa che mi vergogno a dire, cioè che lei mi dà ancora la mancia. Anche se io non ne avrei bisogno, mi da la paghetta. Io l'accetto, come se avessi ancora 12 anni". 

475 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views