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Mentana e il caso Mancini: “Fosse stato sincero, avrebbe fatto una figura migliore”

Il direttore del Tg La7 critica il nuovo allenatore dell’Arabia Saudita, scrivendo una ipotetica lettera d’addio alla nazionale italiana, quella che secondo lui avrebbe dovuto scrivere per congedarsi.
A cura di Andrea Parrella
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La notizia dell'accordo di Roberto Mancini alla guida della nazionale dell'Arabia Saudita era nell'aria da giorni e, con la conferma delle scorse ore, si apre inevitabilmente il dibattito sulla scelta dell'ormai ex commissario tecnico della nazionale italiana. A dire la sua è stato anche Enrico Mentana, direttore del Tg La7, nonché grande appassionato di calcio, che nell'esprimere il suo dissenso sulle modalità di comunicazione delle dimissioni di Mancini e la natura della sua scelta, scrive sui social quella che, dal suo punto di vista, sarebbe stata una più chiara e sincera comunicazione.

Le parole di Mentana sul caso Mancini

Il post di Mentana affianca a una foto di Mancini un fittizio comunicato stampa, quello che l'ex allenatore azzurro avrebbe dovuto scrivere a suo modo di vedere, che recita così:

"Cara Nazionale Italiana, sono stati anni molto intensi, con grandissime gioie, come la vittoria agli europei, gravissime perdite, come quella di Gianluca Vialli, cocenti delusioni, come la mancata qualificazione ai mondiali del Qatar. Ho dato tutto me stesso, e avrei voluto affrontare anche le prossime sfide azzurre. Ma ho ricevuto un'offerta davvero irrinunciabile, arrivata dalla nuova frontiera del calcio mondiale, quell'Arabia Saudita divenuta meta di tanti grandi campioni. Ho deciso di accettare la scommessa che mi viene proposta, e per questo mi dimetto dal ruolo di Commissario Tecnico delle Nazionali italiane, ringraziando il presidente Gravina e tutta la Federcalcio per il supporto che sempre mi hanno dato".

Mentana quindi aggiunge: "Ecco, se Roberto Mancini avesse semplicemente inviato un simile messaggio, più sincero e esplicito di quella Pec spedita a Gravina nella notte, avrebbe fatto una ben migliore figura. Detto da uno dei tanti che sempre lo hanno stimato".

Roberto Mancini è quindi pronto a mettersi alle spalle il capitolo Italia. Due settimane dopo l'annuncio delle dimissioni dalla panchina degli Azzurri l'allenatore ha firmato un contratto con l'Arabia Saudita: diventerà il nuovo commissario tecnico della nazionale fino al 2027, con l'obiettivo già dichiarato di qualificarsi ai Mondiali del 2026 e uno stipendio d'oro da 30 milioni annui fino al 2026.

Mancini e l'attacco alla FIGC: "trattato come il mostro di Firenze"

Burrascosa è stata l'uscita di Mancini dal giro della nazionale. Il tecnico aveva annunciato le sue dimissioni, inizialmente per ‘motivi personali‘. Nei giorni successivi sono però emersi dettagli controversi della vicenda e l'allenatore di Jesi ha attaccato la federazione per avergli ridimensionato lo staff. Anche nelle ultime ore, mentre era in volo verso l’Arabia Saudita, Mancini ha voluto rilasciare un'intervista al direttore editoriale dell’Agenzia Italpress, Italo Cucci, dichiarando: "Mi hanno trattato come il mostro di Firenze, sì, Pacciani…”.

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