Meloni invita Paola Cortellesi a Palazzo Chigi: “C’è ancora domani è un film coraggioso”
Il film C'è ancora domani di Paola Cortellesi è diventato, a giusta ragione, uno degli argomenti di discussione più frequenti da quando è approdato in sala. Ad elogiare la prima regia dell'attrice romana è stata anche la premier Giorgia Meloni che, infatti, rispondendo ad una domanda rivoltale da Alley Oop, blog del Sole 24 Ore, si è detta disposta ad incontrarla, rispondendo di fatto ad una richiesta avanzata proprio dall'attrice in un'intervista a Vanity Fair.
L'invito di Meloni a Paola Cortellesi
La Presidente del Consiglio l'ha definito un film "molto coraggioso e stimolante" per poi aggiungere "Faccio i miei complimenti a Paola Cortellesi e sarei contenta di incontrarla a Palazzo Chigi". Un invito, anche piuttosto esplicito, quello che la premier ha rivolto alla neo regista che, quindi, dopo le sue dichiarazioni in merito, accetterà di buon grado questa visita all premier. Il tutto è nato a seguito di un appello rivolto da Paola Cortellesi alle due leader che, al momento, si trovano l'una a capo del Governo, l'altra all'opposizione, ovvero Elly Schlein, affinché si facessero forza unendo i loro ruoli per creare un dialogo costruttivo "su temi che le riguardano entrambe, come la prevenzione dei femminicidi, a partire dalla scuola", aveva detto a Vanity Fair. L'attrice, poi, aveva manifestato anche un desiderio ben preciso: "Mi piacerebbe tanto incontrarle. Con la Fondazione “Una Nessuna Centomila” stiamo pensando di fare un invito ufficiale".
La risposta di Elly Schlein
La risposta di Meloni, via stampa, è arriva sulle pagine del Sole 24 Ore, quella della segretaria del Pd, Elly Schlein, era già arrivata durante un'intervista a Fanpage e infatti aveva dichiarato: "Ha ragione Cortellesi. E io ci sto. Da qualche tempo rivolgo un appello alla presidente Meloni affinché almeno sul contrasto alla violenza di genere possiamo mettere da parte l’aspra dialettica tra maggioranza e opposizione e far fare passi avanti al Paese, non solo sulla repressione ma anche sulla prevenzione".