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Maya Hawke di Stranger Things: “Ho trovato l’arte nella sessualità liberandomi dagli stereotipi”

Maya Hawke, Robin di Stranger Things, oltre ad essere un’attrice ormai affermata è anche una cantautrice. Nel presentare il suo nuovo singolo ha raccontato di aver sempre avuto il desiderio di fuggire dagli stereotipi e di aver trovato l’arte anche nella sessualità.
A cura di Ilaria Costabile
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Maya Hawke, figlia di due star come Uma Thurman ed Ethan Hawke, ha dimostrato di essere una bravissima attrice prendendo parte ad una delle serie più seguite di sempre, ovvero Stranger Things, dove interpreta il ruolo di Robin, ma è riuscita a trovare un canale di espressione per la propria arte anche nella musica, arrivando già alla pubblicazione di due album. Intanto è uscito il suo ultimo singolo e nel presentarlo la 23enne ha raccontato anche alcuni suoi trascorsi personali, grazie i quali è riuscita a superare certi blocchi.

La libertà di essere se stessi

La giovane attrice ha pubblicato il singolo "Therése", scritto attingendo dalle esperienze che ha vissuto sulla propria pelle e che molti dei suoi coetanei si trovano a vivere ogni giorno, imbrigliati in un mondo che non sentono appartenergli e che, quindi, cercano i loro modi di esprimersi: "Thérèse parla degli spazi segreti che ci costruiamo per essere liberi di essere noi stessi in un mondo che, intenzionalmente e sistematicamente, continua a non comprenderci" racconta la figlia d'arte in una nota.

Il desiderio di fuggire dagli stereotipi

In quanto a spazi di libertà, la Robin di Stranger Things ha raccontato di aver individuato una certa componente artistica nella sessualità, ragion per cui nel video del singolo appena pubblicato, prende parte ad un'orgia, a seguito della quale però viene arrestata. Maya Hawke ha spiegato che sin da ragazzina si è sempre sentita costretta negli stereotipi imposti dalla società e ha sempre desiderato liberarsene:

Siamo tutti costantemente bombardati con stereotipi negativi riguardanti le immagini del corpo, che lo vogliamo o no. Mentre crescevo (siamo onesti… sto ancora crescendo), l’arte che ho trovato nella sessualità mi ha aiutato a liberarmi di questa cultura che sembra voglia farci odiare noi stessi e temere gli altri, non è così? Ci sono molte ragioni per sentirsi tristi di questi tempi ma è importante trovare dei momenti di gioia e prendersi cura degli altri dove e quando possiamo.

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