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Maurizio Mattioli ricorda Angelo Bernabucci: “Ai suoi funerali non c’era nessuno del nostro ambiente”

L’attore romano ha commentato in un podcast la delusione per non aver trovato nessuno ai funerali dell’amico Angelo Bernabucci: “Mi fece un po’ impressione non vedere nessuno del nostro ambiente. Mi dispiacque molto. Andai di corsa, per me divenne un impegno primario. Con me c’era solo Luigi Petrucci”.
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Maurizio Mattioli è stato ospite di un podcast di Noi degli 8090 per raccontare la sua carriera. L'attore 74enne, grande protagonista della commedia all'italiana degli anni 80-90-2000, ha voluto ricordare la figura di Angelo Bernabucci. Per tre volte, gli attori hanno recitato in coppia: Fratelli d'Italia (1989), Tifosi (1999) e Vacanze di Natale '95 (1995). Nel podcast, Mattioli ha spiegato di essere rimasto deluso dal fatto che al funerale dell'amico attore non c'era nessuno del mondo dello spettacolo, fatta eccezione per Luigi Petrucci, l'attore che interpretò il ruolo di Ottavio Postiglione in Compagni di Scuola di Carlo Verdone.

Le parole di Maurizio Mattioli

Maurizio Mattioli racconta di essere stato ai funerali di Bernabucci, nel 2014, e di essere rimasto male per non aver trovato nessuno.

Mi dispiace solo che quando morì andai a Campo dei Fiori ai funerali, lui era conosciutissimo eh, c'eravamo solo io e Luigi Petrucci (Postiglione in Compagni di scuola, ndr) che è sempre stato una persona perbene. C'eravamo solo io e lui. Questa cosa mi avvilì. Nella sua città, nel suo quartiere, era conosciuto da tutti. Mi fece un po' impressione non vedere nessuno del nostro ambiente. Mi dispiacque molto. Andai di corsa, per me divenne un impegno primario. La cugina mi abbracciò, mi disse: "lei è l'unico che ha un ricordo di mio cugino, purtroppo non c'è nessun altro". Pazienza. Era un compagno che faceva ridere, un compagno leale e onesto. Una persona per bene.

Nel resto dell'intervista, Maurizio Mattioli confessa di essere rimasto solo e con pochi veri amici: "Me so morti tutti. Pingitore è quello a cui sono legato di più". E ancora: "Gli altri sono stati punti di riferimento che sono tutti morti, Bruno Corbucci, Carlo Vanzina, Franco Califano, Lando Fiorini, Gigi Proietti. Mi giro e non li vedo più e questa è una cosa che mi angoscia molto. Mi tengo stretto Pingitore ed Enrico Vanzina, Stefano Reali, ma il tempo passa e quando te ne accorgi, è una depressione". 

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