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Maurizio Costanzo nell’ultima apparizione tv: “Sempre attivo per non invecchiare e rincoglionirmi”

L’ultima intervista di Maurizio Costanzo in televisione è stata quella in collegamento con Verissimo, nella puntata dell’8 gennaio. Il giornalista ha parlato dell’amore per il giornalismo, della necessità di tenersi sempre impegnato, del rispetto e l’affetto che lo legano a Maria De Filippi.
A cura di Ilaria Costabile
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Maurizio Costanzo si è spento nella giornata di venerdì 24 febbraio a Roma, ma piuttosto recente era stata la sua ultima apparizione in tv. Risale, infatti, all'8 gennaio 2023 in collegamento con lo studio di Verissimo, quando il giornalista si è intrattenuto in una lunga chiacchierata con Silvia Toffanin, in cui ha ripercorso i momenti più importanti della sua carriera, sottolineando che da sempre il suo desiderio più grande è stato quello di fare il giornalista. Tanti gli incontri fatti negli anni, le interviste e il tempo dedicato ad alimentare l'amore per un lavoro che lo ha reso un'icona nel mondo della televisione. Non potevano mancare, poi, i ricordi del suo privato dall'amore per i suoi figli e i nipoti, al rapporto con Maria De Filippi.

Toffanin chiede al giornalista cosa gli avesse insegnato la vita, e lui ha così risposto: "Prenderla sempre di tre quarti e mai frontale, mettersi sempre di sguincio, perché la vita è più forte. Sono sempre pieno di progetti, collaborazioni, cose nuove, perché è l'unica maniera per non invecchiare, per non rincoglionirsi" 

L'inizio della sua carriera giornalistica

Un racconto che inizia con l'importanza della memoria per Maurizio Costanzo: "Io penso sempre che quando la memoria ci lascia è finita, penso che noi invecchiamo grazie alla memoria, se non ci fosse la memoria saremmo dei vecchi sbandati". E forse sarà stata proprio la necessità di raccontare e di fornire sempre più ricordi che sin da ragazzino lo ha spinto a voler intraprendere il mestiere del giornalista, i suoi inizi da cronista li annovera tra i momenti più belli della sua vita:

Quando a 17 anni ho cominciato a fare il giornalista in un quotidiano romano, è il momento nel quale ho conosciuto Pierpaolo Pasolini, mi sono sentito molto fortunato, avevo solo 17 anni è passato un po’ di tempo. Ero uno grasso, la mia caratteristica, e volevo fare il giornalista, ma già da scuola, non c’è un gran merito, era una vocazione assoluta e se ancora non mi annoio, dopo più di 40 anni è perché non sapevo immaginarmi altrimenti.

Una carrellata di incontri, con personaggi che hanno fatto la storia della televisione, della musica, della cultura italiana è l'omaggio che la trasmissione rivolge al noto giornalista, a cui Silvia Toffanin pone una domanda semplice, ma di impatto: "Ti sei mai detto di essere bravo?". Costanzo con estrema chiarezza e anche una certa umiltà risponde:

No a me stesso non lo dico, ma sono contento di quello che ho fatto, se nella vita riusciamo a fare qualcosa un po’ è merito nostro, un po’ è merito degli altri che ce lo fanno fare, e un po’ è merito della fortuna che ci fa andare le cose per il verso giusto. Ho conosciuto anche tanti che facevano il nostro lavoro che non avevano niente da raccontare e facevano finta di raccontarlo.

Il ricordo commosso di suo padre

Fare il giornalista sul finire gli Anni Cinquanta era qualcosa di difficile da comprendere per un genitore impiegato al ministero dei trasporti: "Era come fare l'avanspettacolo" racconta Costanzo che aggiunge: "Mio padre è morto che io cominciavo, era un po’ orgoglioso, ma preoccupato, non capiva che andavo a fare, e quando avevo 12 anni e Indro montanelli mi telefonò perché gli avevo scritto una lettera, presi appuntamento il giorno dopo marinando la scuola". Quello di suo padre, però, è un ricordo quotidiano, ogni mattina, al suo risveglio, infatti, è solito rivolgergli un pensiero:

Mio padre è morto quando avevo 16 anni e l’ho ritenuto un furto, la sua foto ce l’ho vicino al letto, se c’è un aldilà mi auguro che sia stato informato. Mia mamma è vissuta più a lungo, sai da cosa se n’è accorta che stavo facendo qualcosa di importante? Perché dal parrucchiere la facevano sedere prima. Alla base di tutto mi hanno insegnato l’onestà degli intenti, dei comportamenti, non bluffare, poi nel mio lavoro si bluffa, ma almeno cercare di bluffare poco.

Il rapporto con Maria De Filippi

Oggetto di curiosità e interesse, da sempre, per la vita del giornalista è stata la sua storia d'amore con Maria De Filippi. I due avrebbero festeggiato i trent'anni di matrimonio nel 2025, e nell'intervista a Silvia Toffanin, Costanzo rivela: "Io mi sono sposato quattro volte, ma ci ho messo quattro volte per capire quella giusta. Mi è andata bene". Il segreto per la longevità del loro amore, che dura da 35 anni, è uno: "L’affetto è una cosa ben più seria dell’amore, il rispetto non è appena il parlare bene, ma rispettare l'altra persona”, chiarisce. "Se sono romantico? Beh sì, anche se lo nascondo". 

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