Marco, fratello di Paolo Sorrentino: “Napoli va agli Oscar nella sua grande bellezza”
Marco, fratello maggiore di Paolo Sorrentino, raggiunto da Repubblica ha raccontato le emozioni provate dopo aver appreso della candidatura di È stata la mano di Dio agli Oscar 2022: "È stato commovente, come se i nostri genitori fossero tornati in vita. Una sensazione fortissima. Ho avvertito qualcosa di insolito anche negli attori. Con Toni Servillo ci conosciamo da più di vent'anni. Teresa Saponangelo ha rispecchiato nostra madre: è incredibile, ma è così". Passaggio obbligato anche sulla Napoli degli anni 80, periodo in cui la città vibrava per il fervido clima artistico e per il battito del corazon alla vista di Maradona e della sua perseveranza.
Rivederci ragazzi in quei frangenti belli e difficili, spensierati e dolorosi. Molti degli amici che ci hanno accompagnato in quei percorsi dicono di aver ritrovato nel film un pezzetto di sé. E poi c'è la Napoli di allora. Siamo ricaduti per un momento in quella età. […] In "È stata la mano di Dio" c'è la scena in cui assistiamo agli allenamenti di Maradona mentre calcia le punizioni. "Questa è perseveranza", gli dico. Già da ragazzo Paolo aveva questa caratteristica e con questa è arrivato dov'è arrivato. Io, ad esempio, non ce l'avevo. Invece lui ci ha sempre creduto. Nonostante stesse per laurearsi in Economia, è un percorso che non ha mai mollato. Paolo è perseverante.
Com'è il rapporto con il fratello oggi? "Dopo l'evento tragico e per tutta la nostra vita ci siamo scambiati i ruoli: a volte sono stato io a fargli da padre, a volte è stato Paolo. Siamo stati e siamo molto vicini proprio per come la vita ci ha cambiato. […] Siamo molto legati, anche con nostra sorella Daniela, la più grande. Questo film sulla nostra famiglia e sulla scomparsa dei nostri genitori è il più bel regalo che Paolo potesse fare a noi fratelli. Ed è un regalo a Napoli e a tutti i ragazzi per affrontare la vita".
E a proposito della sorella Daniela, che nel film è una specie di entità familiare che comunica perennemente da dietro la porta serrata dell'unico bagno di casa:
Nel film appare poco, sempre chiusa nel bagno, ma solo perché Paolo ha limitato la narrazione a un arco temporale stretto. Il ricordo di nostra sorella, più grande di Paolo di dodici anni, era legato a una ragazza in un'altra fase della vita, magari tra i primi amori e le ore chiusa in bagno, tra l'altro l'unico in casa per cinque persone. Ma non è una riduzione: le vogliamo un bene dell'anima ed è stata importantissima per noi. Dopo la morte dei nostri genitori, già sposata con un figlio, si è trattenuta da noi per quasi due anni e ci ha accompagnato nella fase più difficile: immediatamente dopo. Daniela è stata una seconda mamma per Paolo.
Si apre la possibilità di un bis dopo l'Oscar per La grande bellezza nel 2013 e stando alle parole di Marco Sorrentino, parte di questa possibilità sarebbe dovuta alla meravigliosa recensione di Robert De Niro su Deadline: "Amici che lavorano negli Usa mi hanno detto che il film è piaciuto molto. Gli Oscar hanno una giuria anche popolare. E assieme a questi echi c'è stato l'articolo di Robert De Niro, un endorsement fondamentale".
Insieme a Paolo Sorrentino, è l'intera città di Napoli a volare agli Oscar:
Ne sono felice, Paolo ha mantenuto un legame fortissimo con la città e ha un amore viscerale come ce l'ho anch'io, che vivo qui . Napoli va agli Oscar nella sua grande bellezza. Un altro regalo di Paolo.