Marco D’Amore cacciato da un ristorante durante Napoli-Juve: “Mi sono vergognato di me stesso”
Marco D'Amore ospite della diretta Twitch TvPlay.it, ha raccontato di essere stato cacciato da un ristorante ad Ancona. Insieme ai giornalisti Umberto Chiariello, Riccardo Meloni, Vincenzo Credendino e Fabrizio Ravanelli, l'attore e regista, al cinema in questi giorni con Caracas, ha spiegato nel dettaglio il divertente aneddoto capitatogli mentre era con il fratello a cena durante la partita Napoli-Juventus.
Il racconto di Marco D'Amore
Marco D'Amore in diretta TvPlay.it ha raccontato di aver assistito alla partita di Serie A Napoli-Juventus domenica sera in un ristorante di Ancona, insieme al fratello. "Siamo malati del Napoli, per questo ci hanno cacciato". È stata la loro esultanza al secondo gol di Raspadori a costringere i proprietari del locale a invitarli ad uscire: "Siamo andati ad Ancona e Jesi per salutare il pubblico in sala e poi siamo corsi in un ristorante, ma ci hanno cacciato. Quando ha segnato Raspadori ci siamo scatenati. Mi vergogno di me stesso. Una signora si è girata e ha detto di mandarci via perché non ne potevano più".
L'attore noto per i suoi ruoli cinematografici come in Gomorra o in Caracas, in uscita al cinema, ha raccontato che quando realizzò il primo film con Toni Servillo era in Germania e capitò un episodio analogo.
Il ricordo di Juve-Napoli del 2009
Marco D'Amore nel ricordare episodi analoghi legati alla sua passione per il calcio e in particolare per la squadra azzurra, ha poi raccontato cosa accadde in Germania, mentre a Torino, nell'ottobre del 2009, si giocava la partita Juventus-Napoli che finì 2 a 3 per i napoletani: "All’epoca del primo film fatto con Servillo ero in Germania ed era il giorno del famoso 3-2 a Torino con la doppietta di Hamsik e il ristoratore mi ha tirato i piatti dietro. Ho fatto saltare il tavolo e mi sono buttato a terra dopo il gol di Datolo".