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Magalli e Volpe fanno pace: “Ci siamo abbracciati e commossi, magari facciamo un programma assieme”

Giancarlo Magalli ha raccontato in un’intervista al Corriere il gesto di pace in Tribunale con la conduttrice: “Anzi, con Adriana ci siamo detti che quasi quasi potremmo fare un programma assieme. Che sollievo”.
A cura di Andrea Parrella
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Risale a pochi giorni fa la condanna per Giancarlo Magalli a risarcire Adriana Volpe con 5mila per la diffamazione nei confronti della conduttrice con cui per diverse stagioni ha presentato I Fatti Vostri. Una condanna arrivata dopo alcuni anni di battaglia mediatica, ma che a quanto pare si è chiusa in tutti i sensi, dato che Magalli e Volpe si sono riappacificati proprio in Tribunale.

Magalli racconta l'abbraccio con Adriana Volpe: "Non volevo offendere"

A raccontarlo è stato lo stesso Giancarlo Magalli, in un'intervista al Corriere della Sera, spiegando che tra i due c'è stato un abbraccio riconciliatorio in Tribunale, dove da anni si danno appuntamento tra querele e ripicche. "L’altro giorno in Tribunale, dopo l’ennesima e sfiancante udienza, non ne potevamo più – ha spiegato Magalli – E allora ci siamo abbracciati, commossi, come se tutto fosse stato un assurdo equivoco e per me così è stato. Non volevo offendere nessuno".

Quello di alcuni giorni fa è soltanto l’ultimo atto in ordine di tempo di una diatriba che va avanti da anni. I due ex conduttori de I Fatti Vostri hanno voluto seppellire i malumori e mettere una pietra sopra al loro burrascoso passato, ipotizzando addirittura di tornare a collaborare, come lo stesso Magalli ha raccontato al quotidiano: "Anzi, con Adriana ci siamo detti che quasi quasi potremmo fare un programma assieme. Che sollievo".

La condanna per Magalli

Il tribunale penale di Roma ha dato ragione ad Adriana Volpe nella causa per diffamazione intentata contro Giancarlo Magalli. L’ex conduttore de I fatti vostri è stato condannato a risarcire la collega con 5 mila euro. Dovrà inoltre pagare una multa di 700 euro con pena sospesa e farsi carico delle spese processuali per un valore complessivo di circa 1600 euro. A stabilirlo è stata Lucia Guaraldi, giudice della settima sezione penale del tribunale di Roma.

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