Maddalena Corvaglia continua a fare disinformazione su Imane Khelif: “Un pugile vittima del sistema”

Maddalena Corvaglia torna a parlare della polemica che ha scatenato nelle scorse ore su Imane Khelif aumentando il livello di provocazione e definendo l’atleta “una persona che decide di cambiare genere o sesso usata per trasformare le Olimpiadi in un circo distopico intriso di odio e cattivo gusto”.
A cura di Andrea Parrella
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Maddalena Corvaglia non arretra, ma anzi prosegue nel suo processo di disinformazione sulla vicenda Imane Khelif dopo il video pubblicato il 5 agosto che tante polemiche ha alimentato. L'ex velina di Striscia La Notizia pubblica alcune storie nelle quali risponde ai tanti commenti giunti dopo che nel video delle scorse ore aveva provocatoriamente paragonato la vicenda dell'atleta algerina ad altri casi paradossali, pur non facendo nomi: l'anziano che si identifica in un bambino, una bambina che si identifica in un labrador, una serie di fallacie logiche accostate alla scelta di una donna che si identifica nel corpo di un uomo, di fatto stravolgendo completamente la vicenda Khelif.

Maddalena Corvaglia risponde alle critiche

La sua disinformazione prosegue nei nuovi video in cui prima ringrazia chi l'ha appoggiata e poi risponde a chi l'ha criticata: "Vedo che c'è un po' di confusione e tanto odio ingiustificato. Non caschiamoci di nuovo, in passato siamo stati divisi per regione, colore, ci hanno messo gli uni contro gli altri e alla fine ci siamo resi conto che eravamo tutti dalla stessa parte. Non lasciatevi convincere questa volta che genere e orientamento sessuale debbano dividerci e metterci gli uni contro gli altri".

Difficile capire cosa c'entrino le regioni e le zone di diverso colore durante il Covid, ma Corvaglia prosegue così: "Noi facciamo parte di una generazione per cui il rispetto era naturale verso chiunque, quella generazione che non si è mai domandata se Boy George, Freddie Mercury, i Bee Gees o i Cugini di Campagna fossero etero, gay, trans, perché per noi erano solo musicitsti, ci piaceva la loro musica e non ci importava con chi andassero a letto". 

Le parole su Imane Khelif

Quindi decide, definitivamente, di dire la sua sulla vicenda Olimpiadi, completando il suo capolavoro argomentativo basato su fake news e informazioni non verificate, ovvero dicendo di Khelif che sarebbe una donna che ha scelto di cambiare sesso: "Per tornare alle Olimpiadi, io penso che Imane Khelif non è altro che vittima di un sistema che lo ha usato per trasformare un evento sportivo all'insegna della pace, come era nell'antica Grecia, in un circo distopico intriso di odio e cattivo gusto che ha sbattuto in prima pagina e vivisezionato la vita di un povero atleta che meritava solo di essere ricordato alle Olimpiadi per le sue prestazioni atletiche non certo per il suo genere, cromosoma o orientamento sessuale. C'è così tanto dolore nel percorso di una persona che decide di cambiare genere o sesso, che spettacolarizzare la sua vita come fatto con questo pugile è da sciacalli. Vi do un consiglio, diffidate dai falsi moralisti, non giudicate dalle vostre poltrone, diffidate da chi inneggia alla tolleranza e fa scaturire intolleranza. Le vittime di questi esperti dell'informazione siete voi, non noi, noi siamo il mezzo con cui fomentano il vostro odio. Siamo tutti essere umani nati per vivere in pace, essere umani è un miracolo, non sprecate un minuto solo di questo miracolo". Quindi chiude così: "Ognuno di noi affronta la propria battaglia, per cui portate rispetto per quella degli altri e siate gentili. E se potete fate un tuffo a mare che rimette tutto a posto".

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