“L’ultimo giorno di patriarcato” di Checco Zalone era già nel suo show Amore + Iva: com’è nata la canzone

C'è chi a sentire L'ultimo giorno di patriarcato ha associato l'ascolto a qualcosa di già noto e sempre appartenente al repertorio di Checco Zalone. È così, la canzone era stata già accennata nello show Amore + IVA e poi completata per un progetto più compiuto. La festa della donna, l'8 marzo, ha offerto l'occasione migliore perché il brano venisse alla luce nella sua completezza. Ecco com'è nato l'ennesimo progetto di successo di Luca Medici.
L'ultimo giorno di patriarcato era in Amore + IVA ma non su Netflix
Il brano era stato accennato nelle ultime tappe del tour Amore + IVA e per questo motivo ha risuonato nelle orecchie di chi aveva assistito allo show. Non è apparso lampante pur essendo andato in streaming su Netflix perché la tappa all'Arena di Verona non era tra quelle in cui Checco Zalone aveva parzialmente cantato L'ultimo giorno di patriarcato. Una versione, appunto, solo accennata con una strofa e un breve ritornello, che alla chiusura del lungo giro nei teatri e nelle arene di tutta Italia lo ha spinto a porsi qualche domanda in più sulla possibilità di ampliarla e destinarla a un fine diverso.
Com'è nato il progetto con Vanessa Scalera e Gennaro Nunziante
Suddetta riflessione avrebbe portato all'idea di un progetto distaccato che avesse anche un videoclip a parte, diretto da Gennaro Nunziate, lo storico regista dei film di Zalone. Nel video anche Vanessa Scalera, grandissima attrice di teatro e volto amato dal pubblico generalista nei panni di Imma Tataranni. Ciò che ne è venuto fuori è stata la provocazione perfetta da lanciare nel giorno della festa della donna, l'8 marzo scorso, perché il paese di San Masculo, che in realtà è Castel San Pietro Romano alle porte di Roma, si trasformasse in un luogo dove tutti gli stereotipi di genere prendessero forma.

Il ritorno di Nunziante al suo fianco e le voci sul nuovo film insieme
Il ritorno di Gennaro Nunziante accanto a Zalone non è casuale ma, da quanto apprendiamo da fonti vicine all'artista, nemmeno l'anticamera di un nuovo tavolo creativo tra i due. Sembra che il sodalizio non sia mai finito, nemmeno quando Zalone ha voluto realizzare il suo primo film da regista, Tolo Tolo, e Nunziante dedicarsi ad altri attori comici come Angelo Duro (per il quale ha diretto Io sono la fine del mondo, campione di incassi al botteghino), i due film di Pio e Amedeo e Il Vegetale di Rovazzi. In realtà, su Fanpage.it avevamo pubblicato un retroscena secondo il quale Zalone e Nunziante sarebbero stati già pronti a tornare sul grande schermo in un film previsto per il prossimo Capodanno 2026. Chissà che questo ultimo giorno di patriarcato non abbia rappresentato il primo di un nuovo ciclo insieme.