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Luigi Berlusconi: “Quando mio padre è morto, ho trovato conforto nella fede. Lourdes è un dono”

Luigi, il minore dei figli di Silvio Berlusconi, racconta il suo rapporto con la religiosità, un aspetto fondamentale nella sua vita. “Mio padre ci scherzava sempre, diceva che un santo in famiglia ci serve”, sorride, ricordando il periodo in cui accompagnava i malati a Lourdes.
A cura di Stefania Rocco
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Lontano dalla scena pubblica per scelta, Luigi Berlusconi è il minore dei figli di Silvio. In compenso, era stato il padre in un’occasione a raccontare quanto l’ultimogenito fosse profondamente legato a valori coma la fede e la religione. Un ritratto corrispondente al vero, tanto che è lo stesso Luigi a parlare di questo aspetto della sua vita nell’intervista rilasciata a Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza”, anticipata dal settimanale Chi. “Mio padre ci scherzava sempre. Un santo in famiglia ci serve”, commenta con il sorriso Luigi, ricordando con tenerezza la posizione del padre rispetto a questa sua precisa scelta di vita.

Chi è Luigi, ultimo figlio di Silvio Berlusconi

Esperto di finanza, Luigi è stato definito il membro della famiglia Berlusconi con il quale “non si scherza”. Almeno per ciò che concerne la sua professione. Si occupa di investimenti e start-up, secondo più di un’indiscrezione potrebbe essere colui che tornerà a traghettare il nome della famiglia nella politica italiana. A Vespa, tuttavia, Luigi offre uno spaccato più intimo della sua vita. Ne aveva parlato il padre Silvio in un’intervista rilasciata a Paolo Bonolis qualche anno fa, una barzelletta rivelatasi un episodio realmente accaduto: “Chiamo Luigi al telefono e mi dono che sta pregando. Riprovo poco dopo e sta ancora pregando. Alla terza volta sbotto: ma allora sta dicendo messa….”. E Luigi conferma: “La mia fede è il modo con cui guardo la realtà, dove appoggio i miei valori e le mie scelte. Vi trovo risposte al mistero della vita e della morte. Quando papà ci ha lasciato, ho trovato speranza nella fede. Tentazione di farmi prete? Mai”.

Luigi Berlusconi accompagnava i malati a Lourdes: “Con la carità, ricevi più di quanto dai”

Qualcuno potrebbe non sapere che da sempre Luigi Berlusconi coltiva la sua spiritualità. A lungo, quando era più giovane, ha accompagnato i malati a Lourdes, luogo che ritiene profondamente caro: “È una di quelle esperienze che fanno parte del percorso di fede. Con la carità ricevi molto più di quanto dai. Lourdes è un dono e ho ripensato spesso alle parole di papà che, citando Sant’Agostino, diceva: da un dolore può nascere un grande bene”. Sposato con Federica Fumagalli, ha avuto dalla moglie due figli la cui nascita ha cambiato il corso della sua vita: “Quando sono diventato padre, mi è cambiata completamente la prospettiva di vita. Famiglia e figli sono l’espressione concreta della fede, è l’amore divino che si fa terreno”. Come le sorelle Eleonora e Barbara, conferma che il rapporto con gli altri due fratelli, Marina e Pier Silvio, è ottimo. “Siamo molto legati”, fa sapere. E le foto scattate nel giorno dei funerali di Berlusconi lo confermano. Era lui a stare al fianco della sorella Marina, a cingerle le spalle, emozionato di fronte a quello spaccato d’Italia che applaudiva di fronte alle spoglie del Cavaliere. “Seguivamo il feretro su tre auto diverse”, racconta ancora a Vespa ricordando quel giorno, “Ci hanno colpito i fiori lanciati lungo la strada e, all’arrivo in Duomo, l’immensità della folla”.

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