Ludovica Bizzaglia e i disturbi alimentari: “Avevo 20 anni, sono stata inghiottita da questo mostro”
Nella nuova legge di bilancio approvata dal governo, è stato cancellato il Fondo di 25 milioni di euro deputato alla lotta contro i disturbi alimentari (Dca). Una notizia che ha sollevato non poche polemiche, non solo tra i professionisti, ma anche tra coloro che hanno affrontato o stanno affrontando un percorso volto a superare le problematiche dovute a chi soffre di queste patologie. Sull'argomento si è espressa l'attrice Ludovica Bizzaglia, con un post su Instagram, nel quale ha manifestato il suo più profondo dissenso in merito alla questione.
Ludovica Bizzaglia sui disturbi alimetari
L'attrice ha pubblicato su Instagram alcuni scatti risalenti ad un momento particolarmente difficile della sua vita, rivelando di aver sofferto in prima persona di disturbi del comportamento alimentare e mettendo in luce il fatto che sia riuscita a venirne fuori grazie ad un sostegno economico di cui, però, non tutti possono beneficiare:
Io avevo poco più di 20 anni quando sono stata inghiottita da questo tremendo mostro. Io sono una privilegiata, perché ho avuto le risorse economiche e non di potermi curare, di avere alle spalle una famiglia che si prendesse cura di me, fisicamente e psicologicamente, ma non tutti nascono con questa fortuna.
Oggi il pensiero va a voi, vorrei abbracciarvi tutti. La luce c’è ed è dietro l’angolo.
Le parole contro il taglio dei fondi per i Dca
Bizzaglia, quindi, ha contestato i nuovi tagli alla legge di Bilancio, sottolineando quanto una misura di questo genere possa essere deleteria per chi si trova in una condizione di difficoltà, non solo economica, ma anche emotiva e soprattutto necessita di cure continue affinché il problema possa essere affrontato nella maniera più completa possibile:
Con la legge di bilancio appena approvata il governo ha previsto un taglio di 25 milioni di euro del fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, praticamente cancellandolo tutto. I dca sono, dopo gli incidenti stradali, la prima causa di morte tra i giovani. In questo momento ci sono tre milioni di persone che sono in cura in Italia. Questo significa non solo abbandonare tutti i ragazzi e le ragazze con le loro famiglie, ma sopratutto ignorare e non voler riconoscere un gravissimo problema sociale, che si aggrava giorno dopo giorno, e questo nel 2024 è inaccettabile.