L’omaggio a Piero Angela dal Polo Sud, il figlio: “Mi commuove sapere che abbia lasciato il segno”
A poco più di un mese dalla morte di Piero Angela, il figlio Alberto ha voluto condividere con i fan del noto divulgatore scientifico un commovente omaggio arrivato direttamente dal Polo Sud. Tra i tanti messaggi giunti nelle ultime settimane infatti, lo ha colpito particolarmente lo scatto di due invernanti che hanno lanciato dalle rispettive basi un pallone sonda con una dedica al padre Piero. "Ludendo docere", si legge su uno dei due palloni, ovvero "Insegnare divertendo".
Un pallone sonda con la dedica a Piero Angela
È un gesto che racchiude un messaggio importante, quello della passione per la scienza che il divulgatore ha trasmesso ai suoi numerosi spettatori nel corso degli anni. Alberto Angela ha voluto ringraziare pubblicamente l’ex invernante Moreno Baricev e l’attuale invernante Marco Smerilli per la bellissima fotografia inviata. “Alla persona che ha influenzato le loto vite come quelle di molti italiani e di molti giovani che si sono avvicinati alla scienza grazie alle sue importanti opere di divulgazione”, scrive uno di loro spiegando il lancio del pallone sonda.
La commozione del figlio Alberto
"Grazie perché il vostro gesto, che arriva dall’altra parte del mondo, testimonia quanto Piero abbia lasciato il segno e quanto la notizia della sua scomparsa vi abbia colpito", scrive commosso Alberto Angela in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook.
Il vostro messaggio e le vostre immagini mi hanno particolarmente emozionato perché danno forma e sostanza alle idee di mio padre. È bello constatare come Piero sia riuscito a raggiungere l’obiettivo che si è sempre prefisso nel pensare e realizzare le sue trasmissioni: suscitare nel pubblico l’interesse e la curiosità per la scienza e la cultura. Ed è fonte di grande orgoglio sapere che, partendo da quell’interesse e da quella curiosità, si sono formati giovani, oggi professionisti, che rappresentano delle eccellenze del nostro Paese e che sono impegnati in importanti missioni scientifiche in tutto il mondo.Guardando queste foto, mi piace pensare che le idee di Piero hanno, letteralmente, “preso il volo”.
Un caro abbraccio a tutti voi, Alberto.