video suggerito
video suggerito

Lite sul treno per Bruno Vespa “professionista della disinformazione”, la replica: “Vada a fare in cu*o”

In treno, Bruno Vespa è stato avvicinato da un giornalista che gli ha chiesto di fare una foto ma era un video di contestazione: “Lei è un professionista della disinformazione”. La reazione di Vespa: “Vada a fare in cu*o”.
2.850 CONDIVISIONI
Immagine

La scena si svolge su un treno. Bruno Vespa è seduto quando uno dei viaggiatori si avvicina e chiede: "Scusi se la disturbo, possiamo fare una foto?". Il conduttore di Porta a Porta si mostra molto disponibile: "Ma prego, ci mancherebbe altro". Tuttavia, invece di una foto, il viaggiatore inizia a registrare un video di contestazione, dichiarando: "Bruno Vespa, uno dei professionisti della disinformazione". A quel punto, lo storico volto di Rai1 si infiamma e risponde: "Ma vada a fare in cu*o".

La contestazione

La contestazione è stata opera di Matteo Gracis, fondatore del giornale L'indipendente che su Instagram si definisce "pensatore libero". "Bruno Vespa, uno dei più grandi professionisti della disinformazione, del giornalismo che è megafono della voce dei padroni", esordisce Gracis, dopo essersi accovacciato accanto al conduttore. Vespa, dopo averlo mandato a quel paese, lo allontana subito, replicando: "Giusto. Ora può accomodarsi? Se ne va democraticamente o se ne va da solo? Vada al diavolo"

"Questi personaggi non sono abituati alle contestazioni"

Dopo gli insulti di Bruno Vespa, Gracis si allontana e spiega ai suoi follower le ragioni del suo gesto:

È uno dei responsabili dell'informazione spazzatura che abbiamo in Italia. La mia contestazione è stata educata, civile, pacifica, senza insulti e, anzi, mi sono anche scusato per l'incursione […] L'ho contestato perché è giusto esternare a questi soggetti, abituati ad autografi e selfie, il proprio dissenso. I danni causati da pennivendoli simili sono incalcolabili. Hanno rincoglionito e lobotomizzato generazioni di italiani. Mi sembrava il minimo. Avete notato l'incapacità ad alcuna volontà di confronto. Se capitasse a me, ascolterei chi mi critica per ribattere. Questi non sono abituati perché è tutta una vita che sono abituati ai tappeti rossi.

2.850 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views