L’ideatore della pubblicità di Amica Chips: “Lo spot non è blasfemo. C’è un messaggio di purezza”
La nuova pubblicità di Amica chips, da qualche giorno al centro delle polemiche, è stata criticata dall'Aiart (associazione telespettatori cattolici) che ne ha chiesto la sospensione,giudicando lo spot blasfemo. L'idea è di Lorenzo Marini, un pubblicitario di fama internazionale, vincitore del Leone d'Oro al Festival di Cannes per la campagna Agnesi del 1985. Intervistato dal Corriere del Veneto, parla dello spot e risponde alle critiche per l'accusa di blasfemia.
"Non è blasfemo, è un messaggio di purezza"
La polemica intorno alla pubblicità di Amica Chips nasce dallo "scambio" di una patatina, utilizzata al posto dell'ostia durante la messa. In passato già un'altra pubblicità del brand aveva fatto discutere, quello del 2006 in cui Rocco Siffredi pronunciava la frase: "Io di patatine ne ho prese tante, gustose, fragranti, non ce la faccio a stare senza… Fidati di uno che le ha provate tutte, Amica Chips è la migliore". Lorenzo Marini, alla domanda su cosa l'abbia ispirato per la "patatina – ostia", risponde che non si è trattata di un'illuminazione improvvisa: "L’intento era quello di proporre qualcosa di opposto allo spot precedente di Rocco Siffredi. Cos’è l’opposto del profano? Il sacro. Così abbiamo pensato alla scena in chiesa". A chi lo accusa di blasfemia risponde che l'intento è un messaggio di purezza. "Le novizie vestite di bianco, le patatine che rappresentano lo snack per eccellenza del periodo puro e spensierato dell’infanzia e dell’adolescenza – spiega Marini – Semmai c’è ingenuità, spensieratezza. Non ci vedo affatto malafede. Quante volte mangiando un risotto o bevendo un bicchiere di vino diciamo ‘È divino' (riferendosi al claim dello spot: ‘divino quotidiano'). È semplicemente un’iperbole".
"Lo spot non è mai andato in onda in tv"
Il pubblicitario chiarisce che lo spot con lo scambio tra patatine e ostia non sia mai andato in onda in tv. "La versione che sta spopolando era indirizzata solo all’online ed è per ora apparsa esclusivamente sul canale YouTube dell’azienda e sui nostri Instagram – spiega Marini – Lo spot non è mai stato bloccato, la polemica è nata dalla versione apparsa sui social". Marini sottolinea che sulle reti Mediaset va in onda lo spot in cui non si vede se alla suora venga data l'ostia consacrata e il rumore dello sgranocchiare potrebbe essere colpa della suora in sacrestia. "Uno spot ancora più velato per la Rai in cui si vede chiaramente che alla novizia viene data un’ostia bianca" chiarisce. Marini non cambierebbe niente, neanche per evitare le polemica: "Per esperienza a fare rumore sono le opinioni di pochi, il grande pubblico sono sicura che non si è sentito offeso. Anzi ne ha sorriso, la novizia golosa di patatine suscita tenerezza. Quello che spiegheremo la settimana prossima anche all’Istituto di Autodisciplina pubblicitaria che ci ha convocato dopo la segnalazione dell’Aiart".