Levante: “A Sanremo racconto la depressione dopo la nascita di Alma Futura”
Levante si prepara a calcare di nuovo il palco dell’Ariston. Torna a Sanremo con un nuovo brano, Vivo, e nuove consapevolezze, quelle da mamma della piccola Alma Futura. La piccola è nata un anno fa dall’amore con il compagno Pietro Palumbo e l’ha accompagnata in un viaggio fatto di gioia, ma anche di momenti bui. In un'intervista a L'Espresso che precede il viaggio a Sanremo, la cantante anticipa il racconto intimo e profondo che porterà al Festival.
Di cosa parla il brano Vivi di Levante
È proprio di questo che parla l’ultimo brano di Levante, 35 anni, che a Sanremo porta “una canzone che parla di un momento buio della mia vita, la crisi post-parto”. Un testo steso durante i primi mesi di vita di Alma Futura, che ha portato con sé il desiderio di un rinnovato equilibrio nella vita della cantante. “Quando ho scritto questo brano, il 4 marzo dell’anno scorso, sapevo che avrei affrontato un argomento molto difficile”, racconta a L’Espresso. “Oscillavo tra stati d’animo opposti, desideravo ritrovare un equilibrio nonostante la depressione. Al centro della canzone c’è l’ambizione di riprendere possesso della propria vita, riappropriarsi di mente e corpo, avere la sensazione di poterli ancora amare, sentirsi vivi”.
La depressione che ha seguito la nascita di Alma Futura
Levante l’ha scritta, quella canzone, appena tre settimane dal parto. “Ero nel buio totale”, ammette. Il corpo che cambia, la vita, soprattutto, che cambia, e il desiderio forse misto a paura di non perdere il proprio equilibrio al di là del nuovo ruolo di madre. “Oggi il tema resta molto delicato, se ne parla in maniera troppo superficiale”, dice a proposito della depressione post-partum. “Non puoi essere triste perché hai vissuto una gioia, hai avuto la fortuna di dare la vita. E invece il periodo che segue il parto è molto complicato per noi donne, devi fare i conti con un dopo che non è più tuo. È diventato una casa”.