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L’Estetista Cinica attaccata per la cena alla Pinacoteca di Brera: “Che cafonata”. Lei non ci sta e risponde

Cristina Fogazzi, conosciuta come l’Estetista cinica, è stata travolta dalle polemiche per aver organizzato una cena alla Pinacoteca di Brera, per lanciare il suo brand in Spagna. Diverse le critiche ricevute sui social per aver scelto quella location, al quale ha voluto rispondere. Anche il direttore della Pinacoteca è intervenuto sulla vicenda per fare chiarezza.
A cura di Elisabetta Murina
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Cristina Fogazzi al centro di polemiche. L'Estetista cinica, come è conosciuta sui social, ha organizzato una cena alla Pinacoteca di Brera per lanciare il suo brand di prodotti estetici (Veralab) in Spagna. Un evento al quale hanno partecipato diversi influencer e che ha fatto discutere sui social proprio per al scelta della location, una sala della biblioteca Braidense. Molti utenti, infatti, hanno criticato l'imprenditrice accusandola di aver mancato di rispetto a un luogo di cultura.

Sui social scatta la polemica: "Uno spettacolo indecoroso, che cafonata"

A sollevare per prima la questione è stata la pagina Instagram Milano_segreta, che organizza tour culturali in città, portando all'attenzione dei follower la cena dell'Estetista cinica. Un evento con cibo e musica a poca distanza dal patrimonio custodito nella Biblioteca Braidense, in una sala in cui agli studenti sarebbe vietato anche mangiare e bere. "Che cafonata", "Uno spettacolo indecoroso e indegno", sono stati alcuni dei commenti sui social alla vicenda. E poi ancora: "Per un po' di soldi si fa tutto", "Che tristezza". 

La replica dell'Estetista Cinica

Dopo i centinai di commenti negativi ricevuti sui social, Cristina Fogazzi ha deciso di rispondere alla polemica. Con alcune storie Instagram, l'Estetista Cinica ha spiegato di aver pagato per stare in quel luogo come qualsiasi altro brand, sottolineando di essersi sempre guadagnata tutto quello che ha: "Ho pagato sempre per tutto quello che ho fatto, come fa qualsiasi altro brand. Smettiamola con la mistificazione dei luoghi della cultura. Menomale che ci sono persone che si arricchiscono col proprio lavoro. Quello che ho me lo sono guadagnato tutto. Non sono ricca di famiglia”.

Le parole del direttore della Pinacoteca di Brera

Non è tardata ad arrivare anche la replica del direttore della Pinacoteca di Brera, Angelo Crespi, il quale ha spiegato al Corriere della Sera che organizzare eventi al suo interno "è una prassi che esiste da 8 anni, dai tempi di Bradburne" e che "all'estero è la norma". La cena organizzata dall'Estetista cinica alla Braidense si è svolta in una sala laterale e non in quella principale, rispettando le misure di sicurezza: "Ci sono libri antichi, ma non i più importanti, che sono nel caveau. Le candele erano finte e la cena ha rispettato tutti gli standard di sicurezza". 

Crespi ha spiegato anche che ogni giorno arrivano tantissime richieste per affittare gli spazi di Brera e che prima di accettare c'è una selezione:

In questo caso si trattava di influencer spagnoli che portavano anche un ritorno di immagine. Li hanno accompagnati gli amici di Brera nella visita alla pinacoteca. La serata è finita nel cortile. Tutto si è svolto tra le 20.30 e le 23.30, senza alcuna commistione con le consuete attività. Poi è stato smontato tutto e gli studenti al mattino non se ne sono neppure accorti.

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