Leopoldo Mastelloni: “Domani compio 79 anni ma tutti si sono dimenticati di me”
Leopoldo Mastelloni compie 79 anni il 12 luglio, ma l'artista vive da tempo un momento pessimo. Alle agenzie di stampa racconta di essere stato abbandonato da tutti: "Domani entro negli 80, ne compio 79. Ringrazio Dio per la salute e il pubblico per l'affetto. Ma non pensavo che la mia vecchiaia sarebbe stata così. Terrorizzante. Davanti vedo l'abisso". Poi si rivolge al Ministro Sangiuliano: "Sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette. La legge Bacchelli? Per il momento mi è stata negata anche se ho due valigie di documentazioni. Faccio appello al ministro Sangiuliano, che è uomo di cultura, e napoletano".
L'appello di Leopoldo Mastelloni
Cresciuto tra i più grandi del teatro, progressivamente il mondo si è dimenticato di Leopoldo Mastelloni. Un anno fa, Techetechetè gli ha dedicato una puntata e lui osserva: "Mi hanno celebrato come se fossi già defunto. Ma scherzo, per me quelle due trasmissioni sono state un grande dono, la gente, come sempre, mi ha fermato per la strada. Ringrazio il maestro Pupi Avati che mi ha voluto Bonifazio VIII in Dante e il bravissimo Giampaolo Morelli per il suo Falla girare. Ma quello che mi manca di più è il teatro. Parti da vecchio ce ne sono, potrei essere per esempio un Re Lear, ma anche qualche madre".
Sono spaventato per il futuro, alla mia età come è logico non c'è una prospettiva. Certo ho sbagliato a non comprare una casa, ma tutto quello che ho guadagnato l'ho sempre investito per l'arte, per il palcoscenico. Qualche anno fa è stata cancellata anche una piccola pensione integrativa che avevo dalla Siae come autore drammatico. Ho avuto una vita stupenda, ma adesso a volte ho brutti pensieri, temo la depressione.
"Non ho mai fatto parte di circoli e politica"
Mastelloni non ha ‘santi in Paradiso‘: "Mai appartenuto a circoli, mai avuto santi in Parlamento e forse sono stato troppo presuntuoso, meglio dire che ho carattere, sono un volitivo. E vengo da una famiglia di magistrati, quindi non accetto il compromesso. Mi dispiace soprattutto per il teatro Sannazaro di Napoli che pure avevo contribuito a rilanciare dopo gli anni di Luisa Conte. Cancellato anche da quella programmazione, l'ultimo spettacolo credo di averlo fatto tre anni fa. La stessa Lara Sansone non può nulla. La verità è che non si fa più teatro come una volta, le tournée sono più corte, si lavora solo nei fine settimana. Dopo il Covid molto è stato tagliato, questa ripresa del teatro di cui si parla non la vedo".