Leonardo Pieraccioni: “Chiesi ad una ragazza di un night di sposarmi, non l’avevo mai vista prima”
Dopo due anni di pandemia, Leonardo Pieraccioni sta per tornare al cinema con il suo nuovo film "Il sesso degli angeli", in cui interpreta Don Simone, un parroco che eredita un bordello dalla morte di un vecchio zio e che, quindi, si trova a rapportarsi con una realtà completamente nuova. Sebbene sia quasi alla soglia dei 60 anni, il regista toscano si sente ancora frizzante come un ragazzino, ma non rinnega il tempo che passa, anzi, ne attinge consapevolezza per trasferirla nei suoi film. L'obiettivo più grande, però, è sempre quello di far ridere, come spiega in un'intervista al Corriere: "Ogni volta che inizio a scrivere mi dico: voglio fare il film più comico dell’universo. E la voglia di fare spettacolo è immutata".
Leonardo Pieraccioni racconta come è nato il suo film
Pensare al Leonardo Pieraccioni de "Il Ciclone" e collegarlo a quello di oggi, non è poi un'impresa così ardua, considerando che lo scorso 17 febbraio l'attore e regista ha compiuto 57 anni, ma il tempo ha percepito stesse passando davvero una volta superati i cinquanta:
Ho fatto la figliola tardi, a 45, la vedo crescere a una velocità impressionante. I più veloci sono dai 50 in poi, quando al cinema cominci a raccontare la verità. Mi sembra ieri l’altro che ho lavorato con Rita Rusic e Vittorio Cecchi Gori. Su di lui, avventure e disavventure, andrebbe girato un film; ogni tanto mi chiama e mi dice: dobbiamo fare….A che punto sono? Io come epitaffio volevo: da oggi esco solo in dvd. Solo che non esistono quasi più. Oggi di me scriverei: Ho fatto tutto quello che ho potuto. Mi interrogo e mi assolvo, come un Don Simone laico.
Chi è Don Simone lo spiega chiaramente, dando anche qualche anticipazione su quello che si vedrà nelle sale dal prossimo 21 aprile, ovvero il film che lo riporta dopo più di due anni di stop sul grande schermo: "Don Simone è il piccolo prete che eredita un bordello dallo zio ricco. Lo interpreto nel film Il sesso degli angeli. Le idee a volte sono strane come vengono. Parlavo con un produttore esecutivo di un’altra sceneggiatura carina ma che non mi convinceva e gli ho detto: questa storia non è come un prete che eredita un bordello in Svizzera. Mi sono detto: ma sai che non è male come idea".
La sua prima proposta di matrimonio
Ed è così che è nato "Il Sesso degli angeli", un film in cui effettivamente si mettono a confronto due realtà completamente opposte, in cui gli equivoci reggono la trama e incrementano quell'effetto comico tanto voluto dal regista che, da sempre, cerca di creare dei film che possano suscitare una certa ilarità in chi li guarda. Per poter affrontare al meglio il racconto, quindi, si è fatto spiegare cosa realmente accade una volta chiusa la porta di quelle che un tempo venivano chiamate ‘case di tolleranza': "Ho parlato col direttore di un bordello, il cinema li racconta spesso ma accendono sempre curiosità estreme. Dice che l’80 percento dei clienti si innamorano delle escort, le vorrebbero sposare, portano torte che le ragazze girano a lui. È successo anche a me, a 25 anni Ceccherini mi portò in un night con le luci soffuse, sembrava un girone dantesco, fu la prima volta che chiesi a un ragazza di sposarmi".