Le frecciate di Pierluigi Diaco a Fabio Fazio: “Nessuno può salire in cattedra e fare la vittima di mestiere”
Una puntata di BellaMà abbastanza interessante è andata in scena nel pomeriggio del 16 novembre di Rai2. Pierluigi Diaco ha ospitato il cast di TvTalk in un segmento intitolato "BellaRai, la tv che processa se stessa" nel corso del quale c'è stato Riccardo Bocca che ha intervistato proprio il conduttore. La prassi di un programma televisivo completamente stravolta: l'ospite che intervista il padrone di casa, il conduttore che in quanto a ego, come è noto, è piazzato benissimo. La premessa: tra Riccardo Bocca e Pierluigi Diaco non correva buon sangue e proprio in una puntata di TvTalk, Diaco gli aveva chiesto un'intervista senza filtri. E quel giorno è appunto arrivato. Durante questa intervista vengono fuori due temi molto interessanti: l'amicizia di Diaco con Giorgia Meloni e una frecciatina finale che nei confronti di chi è andato via dalla Rai per accasarsi altrove, come Fabio Fazio.
La frecciatina di Pierluigi Diaco
Non sono stati fatti nomi, ma i riferimenti sembrano abbastanza chiari. Alla domanda di Riccardo Bocca sulle uscite di alcune professionalità, Pierluigi Diaco ha risposto in maniera molto chiara:
Penso che le scelte delle direzioni sono insindacabili. Queste scelte hanno riguardato anche a me, in passato. Quando è accaduto, sono andato altrove. C'è spazio per tutti ma nessuno può salire in cattedra e pensare di fare la vittima di mestiere. Perché la vittima di mestiere la si fa se si è vittima e si perdono anche dei denari. Se non si perdono dei denari, non si è vittima ma si è sul mercato.
"Questi discorsi valgono solo si fanno i nomi, di chi stai parlando?", conclude Riccardo Bocca e Pierluigi Diaco svicola: "Sto parlando di tutte quelle che persone che ritengono di poter dire di essere state epurate".
L'amicizia con Giorgia Meloni
Si parla anche dell'amicizia che Pierluigi Diaco ha con Giorgia Meloni, con cui ha precisato di non parlare mai di televisione:
La vita di ognuno di noi è fatta di storie personali, di incontri e di condivisioni. Può capitare a me, come a te, che un amico di scuola dopo trent'anni possa diventare un noto notaio, un conduttore televisivo, un politico, una persona in vista con delle responsabilità. Io sono sempre stato un grande amico di Giorgia Meloni, ma divido il mio rapporto affettivo dalla sua responsabilità di presidente del Consiglio. Non intendo usare il servizio pubblico per fare alcun tipo di analisi rispetto al suo lavoro, ma mi limito a dire che le voglio tanto bene e che le sono tanto amico.