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Le confessioni del Principe Harry: “Perdere mia madre è stato un trauma, ma nessuno poteva aiutarmi”

Il Principe Harry racconta le sue difficoltà, emotive e psicologiche, in una nuova miniserie targata Netflix e dedicata agli Invictus Game. Il secondogenito di Lady D rivela come l’esperienza della guerra lo abbia segnato e abbia fatto emergere, in maniera prepotente, anche il dolore sopito per la scomparsa della madre.
A cura di Ilaria Costabile
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Il Principe Harry ha più volte parlato delle difficoltà affrontate negli anni dell'adolescenza, quando la perdita improvvisa della madre lo ha segnato in maniera indelebile, insieme all'esperienza del fronte. Ne parla, nuovamente, in "Heart of Invictus" il documentario Netflix sugli Invictus Games, in cui il secondogenito di Carlo III e Lady D, racconta come ha capito di dover elaborare, con l'aiuto di qualcuno, uno dei dolori più grandi della sua vita.

Le prime difficoltà emotive

La serie Netflix in sei puntate, si concentra sugli Invictus Game, ovvero le Olimpiadi dedicate ai veterani di guerra, create dal principe nel 2014 ed è in questo contesto che Harry ritorna sui traumi vissuti, legati anche ai suoi trascorsi in Afghanistan che lo hanno particolarmente turbato, per l'impatto che gli avvenimenti di guerra hanno avuto sulla sua persona: "Nessuno intorno a me poteva davvero aiutarmi. Non avevo una struttura di supporto o un gruppo di esperti che mi aiutasse a capire cosa avessi", ha dichiarato. Con il tempo, però, il turbamento provato dal principe ha iniziato a pesare in maniera significativa sul suo stato d'animo, ma la difficoltà più grande l'ha riscontrata nel fatto di non poter richiedere l'aiuto di nessuno: "Purtroppo, come me, la prima volta che consideri veramente la terapia è quando sei sdraiato sul pavimento in posizione fetale, desiderando di aver affrontato prima il problema. Ed è quello che voglio davvero cambiare". 

Il crollo psicologico tornato dalla guerra

Una volta conclusa la sua missione in Afghanistan, il principe Harry ha avvertito un inesorabile crollo psicologico, dal quale ha sentito la necessità di risollevarsi affidandosi a qualcuno che potesse davvero tendergli una mano per aiutarlo. Non solo i traumi legati alla guerra e alle situazioni terribili da lui vissute al fronte, ma la sua era una sofferenza sopita, che compariva a distanza di anni: "Quello che stava emergendo era del 1997, quando avevo 12 anni" ha rivelato il principe. Il suo dolore, quindi, trovava terreno nella perdita precoce e così tragica di sua madre, come ha raccontato lasciando emergere in pieno la sua sofferenza:

Perdere mia madre in così giovane età, il trauma che ho avuto, non ne sono mai stato veramente consapevole, non ne ho mai parlato, l'ho represso, non ne ho mai parlato come avrebbe fatto la maggior parte dei bambini. Ma poi, quando il trauma è iniziato a riemergere, mi chiedevo: «Che succede? Ora sento tutto, non sono più insensibile come prima. Il mio problema era che nessuno intorno a me riusciva ad aiutarmi.

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