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L’avvocato di Franco Di Mare: “Una morte inaccettabile, individuare e punire i responsabili”

A poche ore dalla scomparsa di Franco Di Mare, parla pubblicamente l’avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell’OsservatorioNazionale Amianto, che denuncia la situazione del giornalista e la complessa vicenda del suo tumore per esposizione ad amianto, probabilmente legato al suo lavoro in Rai.
A cura di Andrea Parrella
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La morte di Franco Di Mare è giunta a poche settimane dal suo annuncio pubblico in televisione. Il giornalista aveva rivelato a Che Tempo Che Fa di avere un mesotelioma, un tumore aggressivo provocato dall'esposizione ad amianto. Questione che aveva portato il giornalista ad accusare la Rai del comportamento degli ultimi anni, sottolineando di non aver ricevuto dall'azienda il sostegno che si attendeva, né sotto il profilo emotivo, né dal punto di vista formale, dopo aver richiesto lo stato di servizio per riuscire a risalire alle possibili connessioni tra il tumore e il suo lavoro da inviato.

Il legale di Di Mare: "Pronti a costituirci come parte offesa"

A poche ore dalla notizia della morte di Di Mare è arrivata una nota dell'avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell'OsservatorioNazionale Amianto, che al netto del momento di lutto ha descritto il quadro attuale parlando delle prossime azioni da intraprendere: "Come Osservatorio nazionale amianto chiederemo al procuratore di Roma che venga fatta piena luce e giustizia sulla morte inaccettabile e ingiusta di Franco Di Mare anche per il trattamento ricevuto dalla Rai che lui stesso ha denunciato". Bonanni ha quindi aggiunto: "Come Osservatorio proseguiremo la battaglia di giustizia e raccogliamo il testimone dell'impegno di FrancoDi mare contro l'amianto" aggiunge Bonanni. "Sono reati perseguibili d'ufficio e come associazione siamo pronti a costituirci come parti offese. Chiederemo che i responsabili della morte di Di Mare siano individuati e puniti". 

UsigRai: "Rafforzare misure di sicurezza sul posto di lavoro"

Solo pochi giorni fa si era registrato anche il decesso dell'ex dipendente Rai Mariusz Marian Sodkiewicz affetto da mesotelioma che nelle scorse settimane aveva denunciato l'esposizione all'amianto sul posto di lavoro, ovvero la sede Rai dove ha lavorato per anni. Una vicenda che va inevitabilmente a sommarsi a quella di Di Mare, aprendo un caso in Rai. In queste ore di lutto è arrivata anche la nota del sindacato dei giornalisti Rai nel merito, che denuncia appunto una problematica di misure di sicurezza per gli inviati di guerra: "La morte di Franco di Mare è solo l'epilogo, da lui stesso annunciato, di una storia che addolora e colpisce tutte e tutti noi. La malattia resa nota da Di Mare con una intervista non è solo una questione personale e il suo riferimento a un possibile collegamento con l'attività professionale svolta per conto della Rai,  deve servire da monito per rafforzare le misure sulla salute e la sicurezza sul posto di lavoro. In oltre 30 anni di carriera in Rai come inviato Franco di Mare ha raccontato numerosi conflitti, dalla Bosnia al Kosovo, fino alla guerra in Iraq e in Afghanistan, incarnando in pieno la missione del servizio pubblico di illuminare le periferie del mondo. Ai famigliari di Franco Di Mare il pensiero commosso e le condoglianze  di tutte le colleghe e i colleghi dell'Usigrai". 

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