L’archivio di Gianni Minà aperto al pubblico: “Può diventare uno strumento di conoscenza”
È stata finalmente aperta al pubblico, grazie al lavoro della Fondazione Gianni Minà, una nuova piattaforma che raccoglie il patrimonio sia filmico che cartaceo del giornalista, scomparso un anno fa. Minà ha prodotto più di mille ore di televisione, conservati negli archivi che contengono significative riserve di materiale a cui potranno accedere giovani, amanti del mestiere, ma anche di chi vuole conoscere qualcosa in più su determinati argomenti trattati esclusivamente dal giornalista.
L'archivio di Gianni Minà
"Gianni ha sempre voluto che quelle testimonianze arrivassero al pubblico" dice la moglie Loredana Macchietti, che ha presentato il progetto alla Casa del Cinema di Roma nel pomeriggio di mercoledì 27 marzo. Tra video, interviste, appunti, materiale raccolto in anni e anni di lavoro, c'è la possibilità di tracciare una linea che unisce passato e presente, sull'onda della curiosità, il principale strumento di conoscenza per ogni giornalista:
Ci restituisce delle capsule di storia che parlano a voce alta anche all"oggi. In tutto questo materiale mi sono immersa come un minatore e anch'io sono rimasta sorpresa da tutto quello che ho trovato, dalla capacità di Gianni di arrivare dovunque, di riuscire a parlare con chiunque. È stato realizzato soprattutto pensando ai ragazzi. Gianni era molto incuriosito dalle nuove generazioni e si preoccupava perché spesso sembrano intrappolate nella narrazione imposta dall'alto di un futuro impossibile da cambiare
Macchietti aggiunge: "In un tempo in cui si parla tanto di strumenti di distruzione di massa, mi piacerebbe se questa piattaforma fosse vista come uno strumento di costruzione di massa, costruzione di conoscenza".
Il ricordo di Minà ad un anno dalla sua scomparsa
Ad un anno dalla scomparsa del grande giornalista, capace di incontrare lungo il suo cammino personalità di spicco dello spettacolo, della politica, dello sport e riuscire a trarre da ognuno di loro un racconto empatico, oltre che interessante e profondo, la realizzazione di questo progetto assume un significato ancor più importante. Le interviste di Minà rimarranno nella storia e, come ricorda sua moglie, c'era un motivo che le rendeva uniche:
Lui intervistava per l’umanità e non per quello che rappresentava. Non aveva pregiudizi, sceglieva anche in base a questa sua insaziabile curiosità. Quando intervistava era come se si facesse carico di tutto quello che le persone davano in quel momento. Raccoglieva tutti i sentimenti veicolati. Stando sempre attento a mantenere il confine tra intervistato e intervistatore.