L’appello di Sossio Aruta dopo Uomini e Donne: “Voglio una nuova carriera, le sto provando tutte”
Sossio Aruta, ex volto di Uomini e Donne, Campioni e Temptation Island, lancia un appello via social. Un tentativo che spera sortisca l’effetto sperato, arrivato dopo quelli caduti nel vuoto già tentati fino a oggi. Lontano dal mondo della televisione, Sossio sogna di riscattarsi adesso in quello del calcio. Ed è per questo che chiede supporto. “Ho provato in modo professionale attraverso addetti ai lavori, conoscenze e amici ma purtroppo ancora nulla. E, come si dice Napoli…stort va ca rrit ven (storta va che diritta vien) le tento tutte. Mai dire mai nella vita”, ha scritto nella didascalia del video girato per l’occasione e postato sul suo profilo Instagram.
Sossio Aruta: “Ho il patentino da allenatore"
“Oggi ho deciso sei fare un appello, approfittando del fatto che sono anche un personaggio pubblico. Ho un grande desiderio”, ha detto Sossio nel video postato sui social, “quello di iniziare una nuova carriera di allenatore. Ho il patentino dal 2006. Posso allenare in Promozione, Eccellenza, Serie D. Quindi divulgate questa notizia a tutti i direttori sportivi, i dirigenti e le squadre che sono ancora alla ricerca di un allenatore. Io sono qui, pronto, voglioso e carinissimo di mettere a disposizione tutta la mia esperienza calcistica accumulata in 40 anni di calcio giocato. Sono qui, incrocio le dita”.
La carriera di Sossio Aruta
Sossio è stato a lungo un calciatore, prima di approdare alla corte di Maria De Filippi che lo ha reso un personaggio del piccolo schermo permettendogli di partecipare a Uomini e Donne e Temptation Island. Nato nel 1970, ha cominciato a giocare a calcio fin da giovanissimo nel ruolo di attaccante. Soprannominato il “Re Leone”, ha giocato in oltre 25 squadre segnando più di 580 goal. Nel 2005 ha partecipato al reality show Campioni, il sogno sotto la guida di Ciccio Graziani, allenatore del Cervia. Ha giocato soprattutto in serie C1, per poi disputare alcune partite in serie B con il Pescara. A rendere più difficoltosa la sua carriera una squalifica di 8 mesi per rissa in campo arrivata quando militava nel Frosinone.