Lady Gabriella parla dopo la morte del marito Thomas Kingston: “Si è suicidato a causa di un farmaco”
Sarebbe stato il mix di antidepressivi che stava assumendo ad avere spinto Thomas Kingston a spararsi il colpo di pistola che ha posto fine alla sua vita ad appena 45 anni. A dichiararlo, dopo mesi di rigoroso silenzio, è stata lady Gabriella Kingston, cugina di re Carlo e vedova 43enne di sir Thomas. “Si è trattato di un impulso improvviso”, ha chiarito la figlia dei principi di Kent nel corso di una deposizione rilasciata in qualità di testimone nell’ambito di un’inchiesta aperta presso la Gloucestershire Coroner's Court a proposito della morte dell’uomo.
La deposizione di lady Gabriella Kingston, vedova di Thomas Kingston
Thomas Kingston fu ritrovato privo di vita all’interno di una camera della casa di campagna posseduta dai genitori, nel Cotswolds. A provocare la morte fu una ferita da arma da fuoco alla testa. Fin dai primi momenti, è apparso chiaro si fosse trattato di un suicidio. Una tesi cui lady Gabriella a crede parzialmente. Lo descrive, invece, come l’effetto collaterale di uno dei farmaci antidepressivi che il marito stava prendendo. “Credo che il gesto impulsivo di Tom sia stata provocato da una reazione avversa ai farmaci che aveva assunto nelle ultime due settimane di vita”, ha dichiarato la donna nella sua deposizione, come anticipato dal Telegraph. “Il lavoro ha rappresentato sicuramente una sfida nel corso degli anni, ma dubito fortemente che lo avrebbe portato a togliersi la vita”, ha aggiunto la donna, apparsa in lacrime in più di un’occasione durante la dolorosa deposizione, “Se qualcosa lo avesse turbato, sono certa che avrebbe condiviso le sue difficoltà. Il fatto che si sia tolto la vita a casa dei suoi amati genitori suggerisce che la decisione è stata il risultato di un impulso improvviso”.
Secondo lady Gabriella, il suicidio sarebbe un effetto collaterale degli antidepressivi
La cugina di re Carlo è certa che a provocare l’impulso che ha spinto Kingston a suicidarsi sia da attribuire agli effetti collaterali dei farmaci antidepressivi che stava assumendo. “Ritengo probabile che una reazione avversa a quelle pillole lo abbia spinto a togliersi la vita”, ha aggiunto la donna, “Credo che chiunque assuma tali farmaci debba essere reso più consapevole degli effetti collaterali in maniera tale da prevenire una morte futura. Se è accaduto a Tom, potrebbe accadere a chiunque”. Secondo quanto appreso dalla morte fino a oggi, Kingston stava assumendo della sertralina per l’ansia e lo zopiclone contro i problemi di sonno. Dopo avere sospeso la sertralina ritenendola priva di effetti, avrebbe fatto modificare la sua prescrizione per poter assumere molecole quali il diazepam e il citalopram contro l’ansia, per poi raddoppiare la sua dose di sonniferi. Secondo la moglie, l’effetto collaterale prodotto da tale mix di farmaci lo avrebbe spinto a togliersi la vita.