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Lady Diana “presagì la sua morte”, in una nota: “Tenteranno di uccidermi in un incidente”

Il documentario “Investigating Diana: Death in Paris” tenta di fare chiarezza sulla Mishcon Note, la lettera che comunicava la certezza della principessa che qualcuno volesse ucciderla. Il suo legale pensò che fosse paranoica: “Quel biglietto arrivò nelle mani delle autorità francesi solo sei anni dopo la morte di Lady D”.
A cura di Daniela Seclì
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Investigating Diana: Death in Paris è il nome della nuova serie che si propone di fare luce sui punti oscuri della morte di Lady Diana Spencer. Realizzata da Channel4 e Discovery Plus, torna a quel 31 agosto 1997, quando la Principessa di Galles – inseguita dai fotografi – rimase vittima di un incidente stradale a Parigi insieme al compagno Dodi Al-Fayed e all'autista Henri Paul. Nella docuserie, spunta la nota che Diana avrebbe lasciato al suo legale, nel quale "presagiva la sua morte".

Cos'è la Mishcon Note

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La Mishcon Note fa riferimento a un colloquio che sarebbe avvenuto tra Diana Spencer, il suo segretario personale Patrick Jephson e il suo consulente legale Victor Mishcon (da qui il nome Mishcon Note). Durante questo incontro, che avrebbe avuto luogo il 30 ottobre 1995, Diana avrebbe comunicato loro di avere appreso da una fonte che sarebbero stati compiuti dei tentativi di "sbarazzarsi di lei" entro aprile 1996. La fonte le avrebbe anche comunicato in che modo avrebbero tentato di ucciderla: attraverso un incidente in auto, che avrebbe messo fine alla sua vita o le avrebbe causato dei traumi gravissimi.

Il biglietto sarebbe stato consegnato agli inquirenti 6 anni dopo la morte di Diana

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Nel 1997, il legale di Lady Diana – Victor Mishcon – avrebbe dato a Scotland Yard la nota che conteneva i dettagli rivelati dalla principessa, circa i presunti tentativi di ucciderla. Secondo quanto sostenuto nel documentario "Investigating Diana: Death In Paris", Mishcon l'avrebbe consegnata al commissario Paul Condon, che l'avrebbe conservata in cassaforte. John Stevens, il commissario che venne dopo di lui, ha raccontato a Daily Beast:

La lettera venne consegnata da Lord Mishcon al mio predecessore, Paul Condon, e lui la mise in cassaforte. Ho saputo della sua esistenza, solo quando sono diventato commissario a mia volta. Mi è stato detto che Lord Mishcon aveva detto che non aveva dato troppa importanza a quella nota. […] Ho visto Lord Mishcon un mese prima della sua morte e ha ribadito il fatto che pensasse che Diana fosse paranoica e non aveva creduto alle sue parole.

Stando a quanto si sostiene nel documentario, la nota sarebbe arrivata nelle mani delle autorità francesi solo sei anni dopo l'incidente.

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