La vita privata di Pino D’Angiò: i 48 anni con la moglie Maria Teresa Rainis e il figlio Francesco
Pino D'Angiò, celebre cantante morto ieri a 71 anni, lascia la moglie Maria Teresa Rainis e il figlio Francesco. Nome d'arte di Giuseppe Chierchia, sposò la sua dolce metà nel 1979 e nel 1991 insieme diedero il benvenuto a Francesco. Il figlio ha intrapreso una strada differente da quella del padre: dopo la laurea, si occupa dei rapporti tra le aziende e le istituzioni governative.
I 48 anni insieme alla moglie Maria Teresa Rainis
Nata l'11 febbraio del 1958 a Caulonia, Maria Teresa Rainis è stata la donna che ha camminato al fianco di Pino D'Angiò per 48 anni. "Ho avuto una moglie che ha sopportato l’insopportabile sia quando ero giovane, sia quando ero malato. Lei è stata la moglie, l’amante, l’amica, l’infermiera e la badante. Stiamo insieme da 48 anni" raccontò il cantante a Il Giornale parlando della moglie, sposata nel 1979. Presente sui social, ha condiviso negli ultimi anni numerose foto con il figlio, Francesco, e il marito Pino D'Angiò.
Chi è Francesco Chierchia, il figlio di Pino D'Angiò e Maria Teresa Rainis
Francesco Chierchia è il figlio di Pino D'Angiò e Maria Teresa Rainis. Nato nel 1991, si è laureato alla Luiss, a Roma, intraprendendo un percorso differente e lontano dal mondo del padre. È un lobbista e si occupa dei rapporti tra le aziende e le istituzioni governative. Su Instagram, il cui nome del profilo è chiercf, lo scorso febbraio, si complimentò con il padre per l'esibizione al Festival di Sanremo: "Quanti momenti di cui solo noi sappiamo. Quanti conti alla rovescia senza fine. Quanti sorrisi negli ascensori di metallo. Quante maschere colorate indossate di notte. Quante cose ho ancora da imparare. Accecante, Papà".
Pino D'Angiò, in un'intervista a Il Giornale, parlò così del figlio: "Ho avuto la fortuna straordinaria di avere un figlio migliore di me. Non solo non mi ha mai dato preoccupazioni, ma si è fatto la sua strada in maniera straordinaria. Fa un mestiere che non sapevo neppure esistesse, il “lobbysta”: cura i rapporti tra le aziende e gli enti governativi, insomma interviene affinché le leggi non danneggino le industrie. Questo è quello che ho capito".