La vita privata di Alda Merini, le quattro figlie e l’amore per Ettore Carniti e Michele Pierri
Il primo marito di Alda Merini fu Ettore Carniti. I due si sposarono nel 1953 e rimasero insieme fino al 1983, anno della morte di Carniti. Dal loro matrimonio nacquero quattro figlie: Emanuela nel 1955, Flavia nel 1958, nel 1968 Barbara e nel 1972 Simona, allontanate dalla madre e cresciute tra parenti e istituti di affidamento. Nel 1984, Alda Merini sposò Michele Pierri, medico e poeta di Taranto. Lui aveva 85 anni, lei 53.
L’amicizia e la relazione con Giorgio Manganelli
In un'intervista alla Rai, Alda Merini – parlando di Giorgio Manganelli – diceva: "Per lui sono stata il suo demone, il suo demone ispiratore". Si definiva una donna appassionata: "Ero un dramma tremendo per Giorgio. Lui era privato preciso, un grande letterato incapace di abbracciare una donna. Ero una mina vagante per lui". I due si incontrarono nel 1947 grazie a Giacinto Spagnoletti (critico letterario e tra i primi sostenitori di Alda Merini), amico in comune. Tra i due iniziò un amore tormentato, clandestino e senza lieto fine. Manganelli era infatti sposato, aveva il doppio della sua età e una figlia.
Il primo matrimonio con il marito Ettore Carniti
In un testo autobiografico, Alda Merini racconta il suo matrimonio con Ettore Carniti. "Sono andata con il primo che mi è capitato perché non ce la facevo più. Avevo 18 anni, dove dormivo scusate? Così l’ho sposato, nel 1953 – scrive la poetessa – Era un operaio, è morto nel 1983, un lavoratore. Si chiamava Ettore Carniti, io sono zia del sindacalista Pierre Carniti e anche mio marito era sindacalista". I due presero una panetteria in via Lipari: "Non è che facevamo il pane, era solo una rivenditoria". Sul sito ufficiale di Alda Merini, gestito dalle sue figlie, si legge:
Ettore Carniti, un uomo geloso, un gran lavoratore, ma un uomo poco incline a capire e a condividere la passione per la poesia di nostra madre. Ettore era un uomo semplice, concreto, indifferente agli interessi culturali di nostra madre. Era una scrittrice lei, già dall’età di 15 anni scriveva le sue poesie, e anche se vivevamo in una condizione di povertà e pativamo spesso la fame, nostra madre perseguiva i suoi sogni.
Emanuela, Flavia, Barbara e Simona: le quattro figlie di Alda Merini
Simona, Flavia, Emanuela e Barbara vissero con i genitori fino all'età di sette anni. Una sera Ettore Carniti tornò a casa ubriaco e senza soldi e tra lui e la moglie si scatenò un litigio. Alda lo spinse contro una sedia ferendolo, evento che causò l'allontanamento delle figlie. Flavia andò a vivere da uno zio a Torino mentre Emanuela venne accolta in un istituto, tornando poi dai genitori e restandoci fino al compimento dei 15 anni, nel 1970 (anno in cui si sposerà). È in questo periodo che iniziano i primi ricoveri della poetessa in reparti psichiatrici. Durante i soggiorni a casa, caratterizzati da una fase depressiva, Alda Merini ebbe altre due gravidanze. Nel 1968 nacque la figlia Barbara e nel 1972 la figlia Simona, anche loro separate dalla madre e prese in custodia da parenti e istituti.
La separazione e il dolore per la morte dell’ex marito
Nel 1983, dopo una lunga malattia, Ettore Carniti morì. La poetessa rimase sola riversando in uno stato finanziario difficile che la portò ad affittare una stanza a un amico pittore.
Il secondo matrimonio con Michele Pierri
Dopo la morte di Carniti, Alda Merini conobbe Michele Pierri, medico e poeta tarantino. I due si sposarono nel 1984. Tra loro c'erano oltre trent'anni di differenza: lei aveva 53 anni e lui 85. Alda si trasferì a Taranto dove visse per quattro anni, un periodo caratterizzato da tranquillità e grande attività di produzione letteraria. I figli di Michele Pierri, con l'aggravarsi delle sue condizioni di salute, decisero di allontanarlo da Alda Merini. La separazione provocò un profondo stato depressivo, Alda venne nuovamente ricoverata in un ospedale psichiatrico.