La storia di Tom Wilkinson: la povertà, i debiti e la depressione prima del successo di Full Monty
L'attore Tom Wilkinson è morto all'età di 75 anni. Ad annunciare la triste notizia, è stata la sua famiglia. In molti lo hanno amato nel film Full Monty – Squattrinati organizzati dove interpretava Gerald Arthur Cooper, un uomo che da operaio in un'acciaieria si improvvisava stripper. Quel ruolo fu estremamente importante per lui, lo aiutò a lasciarsi alle spalle un passato di povertà, depressione e debiti.
Tom Wilkinson è morto all'età di 75 anni
Tom Wilkinson, nato Geoffrey (Tom è il nome di suo padre che scelse per la sua carriera da attore), trascorse i primi anni di vita nello Yorkshire. Suo padre gestiva una fattoria. Poi, arrivò una crisi agricola che costrinse la famiglia a trasferirsi in Canada. Il padre dell'attore provò a ricominciare, desiderava investire in una fattoria tutta sua. Purtroppo, però, i problemi economici della famiglia, non permettevano di sognare in grande. Davanti all'evidente mancanza del denaro necessario per coltivare quel progetto, l'uomo decise di rinunciarci e andò a lavorare in una fabbrica di alluminio. Alla fine degli anni '50 anche quel settore entrò in crisi, così la famiglia tornò in Gran Bretagna, dove il padre di Tom Wilkinson si occupò di gestire un pub e di lavorare part-time come agricoltore. La famiglia doveva provare ad andare avanti con 12 sterline a settimana.
La morte del padre, Tom Wilkinson si ispirò a lui in Full Monty
Il padre di Tom Wilkinson lavorava giorno e notte. A soli 50 anni, morì. L'attore, all'epoca, aveva 16 anni, una famiglia piena di debiti e la certezza che ogni iniziativa fosse destinata al fallimento. Iniziò anche ad avere a che fare con la depressione. Quando tutto sembrava perduto, Tom Wilkinson – ispirandosi alla storia di suo padre – riuscì a ottenere il ruolo di Gerald Arthur Cooper. Il film Full Monty ebbe un successo straordinario. Così, non solo la vita dell'attore cambiò, ma ebbe anche modo di riscattare la storia di suo padre.