La storia di Paola Caruso e del figlio Michele, cosa è successo: dall’iniezione al viaggio negli Stati Uniti
Negli ultimi anni Paola Caruso ha dovuto affrontare diversi momenti difficili a causa delle condizioni di salute del figlio Michele. Nato nel 2019 dalla sua precedente relazione con Francesco Caserta, il piccolo ha oggi 4 anni e nel dicembre 2022 una iniezione con un farmaco rivelatosi poi tossico gli ha causato danni permanenti a un nervo. Si è sottoposto a un primo intervento chirurgico, che ha mostrato i primi miglioramenti anche se non una guarigione totale: il bambino ha ripreso a camminare ma con l'aiuto di un tutore. L'attuale speranza è quella di una seconda operazione in America, per poter camminare un giorno senza aiuto.
Cosa è successo in Egitto: la puntura e il danno al nervo
La vicenda che riguarda Paola Caruso e il figlio Michele è iniziata nel dicembre 2022, quando la showgirl si era assentata dai social per un mese, facendo preoccupare i fan. Una volta ricomparsa, aveva spiegato che al piccolo era successa una "cosa gravissima" mentre si trovavano insieme a Sharm el Sheik, un problema di salute che li aveva costretti a tornare d'urgenza in Italia per sottoporsi a terapie. Poco dopo, in occasione di Natale, l'ex Bonas di Avanti un altro aveva condiviso sui social uno scatto con il figlio sotto l'albero di Natale, scrivendo: "Tu sei il mio miracolo di Natale".
A tre mesi di distanza dall'accaduto, nel marzo 2023, Paola Caruso era stata ospite di Verissimo e aveva raccontato più nel dettaglio i problemi di salute che avevano colpito il figlio Michele. Tutto era iniziato con una febbre piuttosto alta, che l'aveva spinta a rivolgersi a un medico e ad accettare che al piccolo venisse fatta una iniezione. Il farmaco però si è rivelato tossico e ha avuto gravi conseguenze sul suo corpo, danneggiando un nervo. "Non ha ancora la sensibilità alla gamba dal lato esterno, il piede non lo muove, si sta storcendo il piede, si sta storcendo l’anca, deve stare sempre con il tutore, perché non muove il piede, anche se la gamba la muove", aveva spiegato in lacrime a Silvia Toffanin, preoccupata che il danno potesse rivelarsi permanente.
L’operazione in Italia e l’esito
Dopo lunghi periodi in ospedale e numerosi esami, Paola Caruso aveva deciso di far operare il figlio. Così, con un post pubblicato su Instagram il 17 maggio, la showgirl aveva annunciato che il piccolo era stato sottoposto a un intervento chirurgico all'Ospedale Gaslini di Genova, l'unica strada possibile per farlo tornare a camminare. "Ora bisogna sperare che Michy risponda con la fisioterapia e il tempo", aveva scritto sui social. Fortunatamente, poco dopo, il piccolo aveva ripreso a camminare ed era tornato a scuola insieme ai compagni dopo un lungo periodo di assenza. "L'emozione sul tuo volto amore mio", erano state le parole di Paola Caruso nel condividere lo scatto del momento su Instagram.
Tuttavia, il recupero non è andato come previsto fino in fondo. Ospite di Verissimo, l'ex Bonas aveva raccontato che l'operazione "ha sbloccato il nervo ma era troppo danneggiato", quindi il problema non è stato risolto del tutto. Anche il piccolo Michele ha iniziato a soffrire per la situazione: "La sta vivendo male. Non è nato con questo problema, lui correva, saltava, faceva una vita normale. A cinque anni non ti sai spiegare perché. A livello psicologico è davvero dura per lui, ha un grosso disagio interiore che non sa esprimere".
La speranza e il viaggio negli Stati Uniti
Ad oggi una delle speranze del piccolo è una nuova operazione chirurgica in America. Di recente Paola Caruso e il figlio Michele hanno intrapreso un lungo viaggio per sapere se ci sia una possibilità concreta che possa camminare senza il tutore. "Sono andata nella clinica migliore del mondo per sapere se ci fosse una speranza perché Michele torni a camminare senza il tutore", aveva spiegato a Verissimo. Purtroppo, però, le visite e i medici non hanno dato un responso positivo: "Hanno fatto tutti gli esami ed è emerso che il danno è permanente. Non c'è a oggi una cura affinché mio figlio recuperi l'uso della gamba. Mi sono dovuta rassegnare a questo". In futuro potrebbe essere operato negli Stati Uniti: "Si potrebbe fare un intervento perché cammini meglio, ma il nervo è irrecuperabile. È un intervento molto pesante in cui lui per tre mesi dovrebbe stare immobile".