La solidarietà di Flavio Insinna ai lavoratori di Stellantis: “Voglio dare una mano, non viviamo nella giungla”
Dopo l'appello sulle scuole italiane lanciato a Famiglie d'Italia, il nuovo game show che conduce su La 7, Flavio Insinna torna a parlare di temi sociali. In un video postato sui social, il conduttore ha spiegato di aver partecipato allo sciopero dei lavoratori di Stellantis, che si è tenuto in piazza del Popolo a Roma, il 18 ottobre. Durante il racconto, non ha perso occasione per esprimere solidarietà alle famiglie che rischiano di perdere il lavoro: "Io non voglio vivere nella giungla, dove vince il più forte. Voglio vivere in un paese dove il tuo problema diventa anche il mio", ha detto.
Il supporto di Flavio Insinna ai lavoratori di Stellantis
In un lungo video postato su Instagram, il conduttore ha confessato di essere preoccupato per il futuro delle famiglie coinvolte, nei cui confronti sente di dover fare qualcosa. "C'è un silenzio quasi assordante intorno a questo sciopero, mi fa paura questa cosa. Mi preoccupa molto per le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis e tutto l'indotto, ci sono molte famiglie che rischiano di trovarsi senza lavoro", ha esordito. Durante il comizio, Insinna si è messo da parte ad ascoltare ciò che i lavoratori avevano da dire, fino a quando è stato riconosciuto:
Ho ascoltato tante storie, abbiamo parlato, ci siamo scambiati momenti di speranza e fiducia, anche se è tutto molto difficile. Voglio vivere in un paese dove il tuo problema diventa anche il mio. È utile cercare di vivere in una civiltà e non in una giungla e una civiltà inizia quando, se uno che cammina per strada cade e si fa male, un altro che non lo conosce si ferma e lo aiuta. A me la giungla fa paura, quindi ci sarò sempre per dare una mano a chi è in difficoltà. Ci servirà? Non lo so, ma questo non mi impedirà di farlo.
L'appello sulle scuole italiane a Famiglie d'Italia
Non è la prima volta che Flavio Insinna sceglie di parlare pubblicamente di temi sociali. Qualche giorno fa, a Famiglie d'Italia aveva lanciato un appello sulle scuole italiane, che secondo il conduttore devono essere potenziate e rese inclusive: "In bocca al lupo alle nostre scuole, che possano essere sempre più potenziate e fare in modo che ne abbiano tutti diritto, sia i ragazzi normodotati sia i ragazzi con disabilità. Gli insegnanti di sostegno, lo sapete, la scuola va protetta come la sanità", aveva dichiarato. Per poi lanciare una frecciata alla Rai: "Oddio scusate me scapp…ah ma sono su La7, posso dirlo".